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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Murat / Via Vito Fornari

Scuola contro parrocchia, don D’Urso: “Una soluzione verrà trovata”

Il parroco di Santa Croce: "I bambini che frequentano l'istituto sono gli stessi che vengono in chiesa. Il Comune deve convocarci"

Sembrava un problema di facile risoluzione, che non avrebbe dovuto certo impegnare i vertici della Giunta comunale. Invece la querelle tra la scuola Mazzini-Modugno e la parrocchia di Santa Croce ha sollevato talmente tanti malumori da diventare un vero e proprio caso politico, con tanto di consiglio comunale dedicato. Insomma, un caso dove Gino Cervi e Fernadel avrebbero dato il meglio di loro stessi nelle commedie di “Don Camillo”.

Cosa è accaduto? E’ successo che l’istituto scolastico e la chiesa condividono l’ingresso al cortile esterno della scuola, in via Fornari. All’interno del cortile c’è un locale parrocchiale, affidato in concessione dal Comune alla chiesa diretta da don Alberto D’Urso per lo svolgimento di attività caritative. La convenzione è stata recentemente rinnovata, ma la promiscuità degli ingressi ha fatto arrabbiare i responsabili della scuola, a partire dalla dirigente Mara Dentamaro che ha chiesto al Comune di evitare che le due istituzioni condividessero il medesimo ingresso, soprattutto per motivi legati alla sicurezza degli alunni. La storia si è trascinata in consiglio comunale, dove lunedì scorso è intervenuto il sindaco Michele Emiliano che ha promesso di voler risolvere in prima persona la questione entro massimo 30 giorni.

“E’ bene ribadire che da parte mia c’è il massimo rispetto nei confronti delle esigenze della scuola – afferma don Alberto D’Urso, parroco di Santa Croce oltre che presidente della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari -. Siamo sereni perché riteniamo che una soluzione sia possibile,  per questo auspico che l’amministrazione comunale individui un modo per far convivere le due esigenze”.

Il consigliere Vito Lacoppola (gruppo misto) ha chiesto una revisione della convenzione votata all’unanimità all’incirca sei mesi fa.  Ma è chiaro che si tratta di una ipotesi di extrema ratio, che in primis la giunta Emiliano non vuole considerare.

“Quei bambini che frequentano la scuola – aggiunge D’Urso – sono gli stessi che il pomeriggio vengono da noi per essere seguiti nel doposcuola o per frequentare il catechismo. Ricordo tra l’altro che la convenzione è a titolo oneroso, dato che quei locali li dobbiamo rimettere a nuovo a nostre spese”.  “E’ vero che quei locali ci servono anche per attività caritative – ribadisce D’Urso – ma non credo che ciò possa intralciare il lavoro della scuola”. “Noi siamo sereni – conclude il parroco -  aspettiamo una telefonata dal Comune per discutere insieme ai responsabili dell’istituto scolastico, sono convinto che una soluzione si troverà”.  
 

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