rotate-mobile
Cronaca Libertà / Via Brigata Regina

Troppo smog al Libertà, i vigili urbani indossano la mascherina

La misura di protezione adottata dagli agenti che presidiano l'incrocio tra via Brigata Regina e via Crispi, dove l'apertura del cantiere per il ponte dell'asse nord-sud ha fatto aumentare esponenzialmente il traffico. Ma non è l'unica zona 'rossa' della città

Che l'apertura del cantiere per il ponte dell'asse nord-sud, al quartiere Libertà, avesse avuto dei contraccolpi negativi sulla viabilità della zona era stato evidente sin da subito. Se ne erano lamentati i residenti, ma anche i commercianti e chi, come i dipendenti del tribunale, ogni giorno si trova alle prese con lunghe code e ingorghi per raggiungere il posto di lavoro.

Una situazione che non poteva non avere i suoi effetti anche sulla qualità dell'aria. E così, anche la Polizia municipale è corsa ai ripari. Da qualche giorno, infatti, i vigili urbani impegnati a dirigere il traffico all'incrocio tra via Brigata Regina e via Crispi indossano la mascherina per difendersi dallo smog, che si fa sentire soprattutto nelle ore di punta. Una misura di protezione che però, secondo i sindacati, andrebbe estesa anche ad altri punti della città.

Per rendersene conto basta consultare i dati di monitoraggio della qualità dell'aria pubblicati quotidianamente sul sito dell'Arpa. Delle 10 centraline di rilevamento installate in diversi punti della città, quella che dall'inizio dell'anno ha fatto registrare il maggior numero di giornate in cui è stato superato il livello di Pm10 (ovvero le microparticelle che si sprigionano dai processi di combustione come quelli, appunto dei motori a scoppio, degli impianti di riscaldamento, delle attività industriali) previsto dalla legge (50 microgrammi al metro cubo), è proprio quella dell'ex Gasometro, al quartiere Libertà, con 12 giorni. Seguita a poca distanza, però, da Stanic (9 giornate di superamento della soglia dall'inizio dell'anno), Carbonara e via Caldarola a Japigia (con 6 giornate a testa).

Per l'assessore all'Ambiente Maria Maugeri, però, si tratta di dati che non destano preoccupazione. "Sono quasi dieci anni che il sistema di monitoraggio regionale continua a segnare un costante e progressivo miglioramento della qualità dell’aria della città di Bari - scrive Maugeri in una nota - Dati alla mano, e per amore di verità, va detto che nel 2013, per il terzo anno consecutivo, Bari non arriverà neanche a sfiorare i 35 superamenti nelle concentrazioni di polveri sottili (Pm10) oltre i quali scattano per legge le misure di salvaguardia a tutela della salute. E questo a coronamento di un percorso avviato nel 2004 dopo che invece, tra il 2001 e il 2002 (all’epoca della precedente amministrazione), la nostra città è finita addirittura nella classifica delle 10 città più inquinate d’Italia con oltre 100 superamenti annui delle soglie consentite nelle concentrazioni di Pm10. Tutto è facilmente riscontrabile perché pubblicato sul sito web del Comune di Bari che riporta a quello, aggiornato quotidianamente, dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa) Puglia, cui il sistema di monitoraggio fa carico".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Troppo smog al Libertà, i vigili urbani indossano la mascherina

BariToday è in caricamento