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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Da abusiva a buona per i più sfortunati: vestiti, scarpe e biancheria, il regalo della Polizia Locale ai senza tetto

Centinaia di capi di abbigliamento e paia di calzature sequestrati nel corso di un anno di attività sono stati devoluti alla Caritas, a In-Con-Tra e alla Croce Rossa

Pigiami, cinture, scarpe da ginnastica e biancheria intima, ma anche pantaloni, ombrelli e camicie: decine di capi in buono stato, confiscati nel corso di un anno di attività dalla Polizia Locale di Bari ai danni dei venditori abusivi. Un carico prezioso donato ad associazioni ed enti per distribuirli ai senza tetto della città, per sopperire all'emergenza quotidiana e alla necessità di reperire vestiario. Sono oltre 1000 gli articoli che saranno suddivisi equamente tra Caritas diocesana, Croce Rossa e In.Con.Tra. e distribuiti in questi giorni. La consegna 'ufficiale' è avvenuta questa mattina nella sede del Comando di Polizia Locale a Japigia: "E' una giornata importante - spiega il sindaco Antonio Decaro -. Questi capi, recuperati dall'attività di contrasto alla vendita abusiva e al commercio illegale sarà messo a disposizione delle associazioni.  Tutto ciò ci aiuta a recuperare un po' il senso della comunità, in una città dove in già molti donano quotidianamente".

Oltre 1300 violazioni registrate in un anno

L'occhio attento dell'Annona, in un anno, ha accertato oltre 1300 violazioni per l'abusivismo e la vendita illegale da parte di operatori non autorizzati, con un incasso teorico di 900mila euro: "Di queste - spiega il neocomandante della Polizia Locale di Bari, Michele Palumbo - solitamente ne viene riscosso subito un terzo. Il resto coattamente oppure non sarà mai incassato perché si tratta di gente nullatenente che non più pagare. Questa merce è buona e può avere un'utilità sociale per le famiglie più bisognose o per chi fa da tramite con loro. Oltre al vestiario vengono fatti molti sequestri nel settore alimentare, con prodotti che quando si può vengono devoluti immediatamente".

"Attenzione a cosa donare"

Il carico di capi sarà distribuito fin da subito tra le varie associazioni: "Ci serviranno tantissimo - racconta Magda Tagarelli, Referente Unità di Strada Cri Bari - perché si tratta di vestiti primaverili ed estivi. C'è un ricambio giornaliero di biancheria intima, ad esempio, poiché non vi sono spazi dove lavarla. Deve essere quindi rinnovata con grande frequenza. La gente che vive all'aperto ha bisogno di cambiarsi e di avere roba pulita". Capi leggeri, dunque, per una stagione un po' complicata dove bisogna donare con attenzione, senza superficialità, magari evitando di svuotare l'armadio e di dare tutto senza pensarci: "Un cappotto di cashmere - dice Gianni Macina, presidente di In.Con.Tra. -  per strada dura due giorni. Una divisa militare e un abito da cerimonia, ad esempio, possono sembrare cose che coprono ma in realtà nessuno li prende. Bisogna dare sapendo cosa possa servire.  Un abito elegante, per i senza tetto su strada, è inutile ma potrebbe essere forse importante in una casa di riposo. Donare cose inutili significa lavarci la coscienza, sapendo, in fondo, che sarà qualcosa non adoperata per aiutare gli altri".

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