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Cronaca

Strage treni Andria-Corato, la protesta dei familiari: "La Regione tolga la concessione a Ferrotramviaria"

Sit-in in piazza Moro a 18 mesi dal disastro ferroviario in cui morirono 23 persone. I parenti: la Regione tuteli i cittadini

A 18 mesi dalla strage sulla tratta ferroviaria Andria-Corato, costata la vita a 23 persone, i parenti delle vittime tornano a manifestare per "chiedere giustizia".

Alcuni dei familiari, riuniti nell'Astip' (Associazione strage treni in Puglia 12 luglio 2016), hanno dato vita questa mattina ad un sit-in che dalla sede del Consiglio regionale si è poi spostato in piazza Moro, davanti gli uffici della società di trasporto ferroviario. Indossando le magliette con i volti dei propri cari che non ci sono più, con manifesti e striscioni, i parenti delle vittime hanno rivolto il loro appello alla Regione Puglia, invitandola a "tutelare i cittadini" e a revocare la concessione a Ferrotramviaria, accusata di aver causato le morti del disastro ferroviario del 12 luglio. "E' assurdo che una Regione deroghi una concessione ad un'azienda comunque sotto inchiesta, con i vertici indagati, nonostante i 23 morti e 50 feriti", ha affermato, intervistata da StudioAperto, Daniela Castellano, portavoce dell'associazione Astip e figlia di Enrico, una delle vittima della tragedia del 12 luglio 2016.

Nell'inchiesta della Procura di Trani, giunta a conclusione nelle scorse settimane, risultano 19 indagati, tra cui anche gli allora vertici di Ferrotramviaria.

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