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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tagli e licenziamenti, ospedali nel caos: "Colasanto intervenga"

Le sentenze del Tribunale del lavoro danno ragione ai medici "ex stabilizzati", ordinandone il reintegro. Ma la Asl è alle prese con il nuovo piano di rientro e i vincoli del piano di stabilità. La politica in pressing sul manager Colasanto: "Si rivolga al Prefetto"

Da una parte le sentenze favorevoli del Tribunale del lavoro nei confronti dei medici "ex stabilizzati" che chiedono ora di poter essere reintegrati. Dall'altra, il nuovo piano di rientro con la cancellazione di altri 161 posti letto  e i vinvoli imposti dalle leggi di stabilità finanziaria. Una situazione complessa, quella della Asl di Bari, che rischia di esplodere con l'arrivo del periodo estivo, quando contratti non rinnovati e personale in ferie rischiano di mettere a serio rischio l'assistenza ai pazienti.

E così scatta il pressing della politica sul manager della Asl barese, Domenico Colasanto, affinché intervenga per risolvere la situazione, rivolgendosi, se necessario al Prefetto Mario Tafaro, per chiedere un intervento che garantisca il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Ad illustrare la situazione di 'caos' in cui la sanità barese rischia di scivolare con l'arrivo della stagione estiva è oggi un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno.

LA QUESTIONE "EX STABILIZZATI" - Uno dei punti critici riguarda la vicenda degli "ex-stabilizzati", ovvero i medici precari "stabilizzati" dalle Asl senza concorso, secondo una procedura in seguito dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. In Puglia sono in tutto 250, di cui 125 nella sola Asl di Bari. In seguito alla sentenza della Consulta, le Asl hanno trasformato i rapporti di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato. Questo però non ha risolto la situazione, poichè in base ai vincoli delle attuali leggi di stabilità finanziaria, tale capitolo di spesa non può superare il 50% della stessa spesa sostenuta nel 2009. Così molti medici restano inevitalmkente "esclusi" e molti dei contratti in scadenza nelle prossime settimane non potranno più essere rinnovati. Dall'altra parte, però, ci sono le sentenze del tribunale del lavoro di Bari - prima cinque, poi nove, e forse aumenteranno ancora - che riconoscono agli "ex stabilizzati" il diritto ad essere reintegrati.

IL NUOVO PIANO DI RIENTRO - Alla già complessa questione del personale, si somma l'attuazione del nuovo piano di rientro, che prevede in tutto il taglio di 161 posti letto distribuito tra nove ospedali di Bari e provincia, più la già annunciata chiusura del nosocomio di Conversano. Un taglio che già si preannuncia tutt'altro che indolore. A Conversano da mesi la cittadinanza protesta contro la chiusura dell'ospedale, mentre nei giorni scorsi i sindacati hanno lanciato l'allarme sul dimezzamento dei posti letto avvenuto nel reparto di Rianimazione del Di Venere, che rischia, sottolinea la Fials, di compromettere seriamente l'assistenza ai pazienti.

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