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Cronaca Torre a Mare / Piazza della Torre

Torre a Mare, sei rapine in un mese: "Chiediamo telecamere e più Forze dell'Ordine"

Numerosi episodi di criminalità denunciati dai commercianti del quartiere. I malviventi approfittano del poco 'movimento' per agire facilmente: "Non si può più andare avanti così"

La piazzetta di Torre a Mare, in un mercoledì mattina non troppo freddo di inizio dicembre, è posto ideale per trovare calma e soprattutto silenzio. Tutto il contrario delle sere estive dove il movimento e lo struscio viaggiano a braccetto con il vociare di chi vuole godersi una passeggiata o un panzerotto all'aria aperta. E' questa presenza, probabilmente, a rendere più sicuro il quartiere marinaro a sud di Bari, visto che, a novembre, mese decisamente con meno appeal, vi sono state ben 6 rapine negli esercizi commerciali, tra pizzerie, paninoteche e rosticcerie. Una situazione allarmante, tendenza, a quanto pare, dell'ultimo anno, in cui gli episodi di microcriminalità si sono moltiplicati, un po' come è accaduto a Japigia dove, anche lì, i negozianti hanno denunciato un incremento dei fenomeni criminosi.

Il modus operandi è sempre quello: i rapinatori approfittano degli orari di chiusura dei negozi e agiscono in fretta, senza troppi complimenti. L'ultimo episodio proprio ieri, ai danni di un noto locale del posto. I malviventi si sentono facilitati, forse, dalla mancanza di passanti e dalla percezione di pochi presidi delle Forze dell'Ordine sul territorio, in cui sono stati registrati anche numerosi furti in appartamenti: "Chiediamo una loro presenza maggiore - afferma un esercente -. Abbiamo incontrato l'assessore Palone un paio di settimane fa, lamentandoci della situazione. Tre nuove telecamere sono state installate in zona ma sull'area di piazza della Torre ve ne sono altre tre, crediamo non ancora funzionanti. Sarebbero estremamente utili".

Da qualche giorno è stato rafforzato un presidio dei vigili con qualche pattugliamento in più, ma sembrerebbe non bastare: "Non vorremmo - racconta un commerciante - che tra qualche settimana si ritorni punto e a capo". D'altra parte i negozianti cercano di adeguarsi come possono: una tabaccheria del quartiere, ad esempio, è stata costretta, dopo aver subito due colpi nel giro di sei mesi, a mettere un vigilante all'ingresso. Sicurezza 'fai da te' e cambi di abitudini per reagire: "Siamo obbligati a chiudere prima - denuncia un altro esercente - proprio perché non vogliamo avere rischi, anche a discapito dei guadagni. fino a non molto tempo Torre a Mare era un posto decisamente più tranquillo. Non si può più andare avanti così", ad aspettare, forse, che arrivino al più presto la bella stagione e il 'deterrente' degli occhi vigili di passanti e turisti.

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