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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Japigia / Via Giovanni Di Cagno Abbrescia

Torre Quetta: nessun rischio amianto, ma resta il degrado della spiaggia

Dopo la denuncia del centrodestra, l'Arpa ha escluso la presenza di amianto e il sindaco annuncia una querela per procurato allarme. Ma l'estate è vicina e il degrado del lido impone interventi di manutenzione urgenti

La spiaggia di Torre Quetta, riaperta a luglio dell'anno scorso dopo quattro anni di lavori di bonifica dall'amianto, è tornata in questi giorni al centro del dibattito pubblico cittadino.

LA POLEMICA POLITICA - Tutto è cominciato venerdì scorso, quando i consiglieri di centrodestra hanno convocato una conferenza stampa sulla spiaggia per denunciare il degrado dell'area e l'inefficacia dei lavori di bonifica e messa in sicurezza del lido realizzati dall'amministrazione comunale dal 2006 al 2010. Gli esponenti dell'opposizione avevano soprattutto ipotizzato la presenza di nuovi pezzi di amianto portati a riva dalle mareggiate invernali, lasciando così intendere l'inutilità degli interventi voluti dalla giunta Emiliano.

L'iniziativa dell'opposizione ha provocato la mobilitazione immediata dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) che nella mattinata di sabato ha effettuato un sopralluogo nell'area di Torre Quetta, escludendo categoricamente la presenza di nuove tracce di amianto. Molto dura la reazione del sindaco Michele Emiliano, che sabato pomeriggio ha convocato una conferenza stampa, difendendo la scrupolosità e l'accuratezza dei lavori di messa in sicurezza eseguiti a Torre Quetta e preannunciando una querela per provocato allarme a carico dei consiglieri del gruppo Pdl.

Torre Quetta: tra degrado e abbandono


GLI INTERVENTI DI BONIFICA - La spiaggia di Torre Quetta, lungo il litorale a sud di Bari, fu inaugurata nel giugno 2002 dall'allora sindaco Di Cagno Abbrescia. Nel maggio 2004 l'area venne sottoposta a sequestro da parte della magistratura, che aveva rilevato la presenza di pezzi di amianto che costituivano un grande rischio per la salute dei bagnanti (la zona per anni era stata usata come discarica dalla Fibronit).

La questione della bonifica, che si era fino ad allora limitata alla raccolta dei manufatti sospetti portati a riva dalla onde, venne riaperta nel 2005 dalla prima giunta Emiliano. La prima fase dei lavori, iniziata nel 2006, comportò la rimozione di circa 1.100 tonnellate di terra e detriti misti ad amianto, raccolti sia in mare che sulla costa. La seconda fase degli interventi, dal maggio 2009 all'estate del 2010, riguardò la messa in sicurezza dell'area. Fu realizzata una barriera frangiflutti a 100 metri dalla linea di costa, con la funzione di impedire al materiale nocivo eventualmente ancora presente sul fondale di giungere sulla riva. Con la stessa funzione di contenimento dell'amianto sul fondo marino fu inoltre stesa una rete di poliestere, protetta con strati di pietrame, ghiaia e ciottoli. Fu anche previsto un avanzamento di circa 30 metri della linea di costa attraverso l’apporto di nuova ghiaia, ciottoli e sabbia, aumentando di circa 9 ettari l'area a disposizione dei bagnanti. La spiaggia fu infine dotata di arredi, pavimentazioni e pontili e riaperta al pubblico nel luglio 2010.

LA SITUAZIONE ATTUALE - Oggi, ad un paio mesi dall'inizio della stagione estiva, l'Arpa ha escluso con sicurezza un nuovo pericolo amianto, ma l'area attrezzata di Torre necessita senza dubbio di alcuni interventi di manutenzione urgenti, soprattutto nell'area più vicina al mare, prima di poter nuovamente accogliere i bagnanti. Al momento, infatti, la battigia è ancora invasa da una grande quantità di ciottoli, massi e rifiuti portati a riva dalle mareggiate invernali. Un vero e proprio "dosso" di detriti che di fatto impedisce l'accesso al mare. Da riparare anche i pontili, molti dei quali ormai privi dello scivolo di cemento che li collegava al bagnasciuga, arrugginiti e con le assi divelte. Critica anche, in alcuni punti, la condizione della pavimentazione, che in alcune zone si è staccata lasciando pericolosamente sbucare dei pezzi di ferro dalla gettata di cemento.


IL FUTURO DI TORRE QUETTA - Dal Comune assicurano che tutto sarà ripristinato al più presto, e con una spesa che non supererà i 30mila euro. Nei giorni scorsi, inoltre, la giunta comunale ha approvato una delibera di indirizzo per affidare la gestione della spiaggia a un privato che si occupi dei servizi di soccorso in mare, di guardiania, del parcheggio e delle zone verdi. L'appalto prevede anche la possibilità di dotare l'area di lettini, sdraio e ombrelloni che a prezzi contenuti potranno essere affittati. La proposta è stata accolta positivamente dall'opposizione, che tuttavia si è detta scettica sulla possibilità che un privato possa farsi carico anche dei lavori di manutenzione straordinaria di cui la spiaggia necessita attualmente.

Intanto la stagione estiva si avvicina, e già nello scorso week-end a Torre Quetta si sono visti i primi bagnanti. Forse, visto il degrado "post-invernale" che ancora caratterizza la spiaggia, sarebbe stato meglio tenere chiuso il lido ancora per un po'. Almeno finchè la questione della gestione estiva non fosse stata completamente risolta, e gli interventi di manutenzione completati.

 

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