Traffico di armi, droga e clandestini, sgominata banda di giostrai
Approfittavano del nomadismo della loro attività per trasportare armi, hashish, cocaina e clandestini nascosti nei propri carrozzoni. Arrestate 21 persone tra Bari, Lecce, Roma, Matera, Taranto e Chieti
Un gruppo di giostrai era al centro di un'organizzazione per lo spaccio di droga e armi scoperto nella maxi operazione “Panakiri” della sezione antidroga della squadra mobile di Bari che ha portato a 21 ordinanze di custodia cautelare tra le province di Bari, Lecce, Roma, Matera, Taranto e Chieti.
L'indagine, partita già dal 2007, ha portato all'individuazione di un'organizzazione capeggiata da A. M.C. L'uomo già a conoscenza delle forze dell'ordine, coordinava un gruppo di persone legate da vincoli di parentela che approfittavano del nomadismo tipico dell'attività di giostrai per evadere i controlli e trafficare in armi, stupefacenti e clandestini. Diciannove i provvedimenti di custodia cautelare già effettuati dalla polizia di cui quattro arresti domiciliari.
I giostrai, per lo più residenti nella zona di Gioia del Colle e nelle province di Taranto e Matera, non avevano un'attività radicata nel territorio, ma affiancavano alla regolare attività di giostrai quella di di intermediari tra gli spacciatori locali e i grossi trafficanti. Approfittando dei propri spostamenti si rifornivano per lo più in Spagna e in Campania di hashish e cocaina che poi ridistribuivano in Puglia direttamente agli spacciatori. Non possono però essere considerati un clan, non facevano rapine e non effettuavano attività di spaccio sul territorio, ma lavoravano come dei “freelance” della droga.
I territori Balcanici erano invece i luoghi da dove prendevano le armi e da cui provenivano i clandestini. I giostrai si recavano per le loro attività alle feste greche “Panakiri”, da cui viene il nome dell'operazione , e in Croazia dove si rifornivano di armi specifiche dalle caratteristiche tecniche avanzate. Le armi sequestrate dalla polizia comprendono infatti, armi da guerra in dotazione all'esercito israeliano e slovacco tra cui pistole mitragliatrici Micro Uzi e Skorpio CZ61 e pistole semiautomatiche, oltre a 7 chili di Tritolo, detonatori elettrici, armi comuni e varie munizioni .
Coinvolto nell'operazione anche un carabiniere di Canosa, ora in carcere, che si era messo a disposizione di Monti Condesnitt per favorire il trasporto e il passaggio dei carrozzoni, anche se non ha mai collaborato attivamente nel trasporto. Sequestrati nell'operazione cinque appartamenti tra Gioia del Colle e Margherita di Savoia, 15 aziende legate al mondo dell'intrattenimento, ma anche dell'edilizia, oltre a terreni, 11 autovetture , 2 caravan e 12 tra rimorchi e motrici.
Le intercettazioni telefoniche, testimoniano inoltre due sbarchi di clandestini nascosti tra le giostre che hanno coinvolto rispettivamente 20 e 30 persone. Rimane ancora sconosciuto invece a chi fossero destinate le armi in possesso dei giostrai.