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Cronaca Corato

"Suo figlio è stato arrestato, servono soldi per aiutarlo": truffatori di anziani in manette

Almeno due, a Corato e Minervino, i colpi messi a segno dai tre malviventi, individuati dalla polizia

La tecnica utilizzata era sempre la stessa, ormai ben nota, soprattutto nei raggiri ai danni di anziani. Si spacciavano per carabinieri, telefonando alla vittima e formulando la richiesta di denaro: "Suo figlio è stato arrestato, per rimetterlo in libertà servono subito dei soldi". Così l'anziana vittima di turno veniva indotta a consegnare la somma richiesta - o, in alternativa gioielli e oggetti preziosi - al sedicente avvocato che di lì a poco si presentava presso la sua abitazione.

Adottando questo stratagemma, tre uomini, arrestati dalla polizia, avrebbero messo in atto almeno due colpi, nella scorsa estate, ai danni di altrettanti anziane a Corato e Minervino Murge. Nel primo caso, riuscendo a farsi consegnare la somma di 2200 euro, nel secondo, 10mila euro in contanti e alcuni gioielli.

Ad incastrare i tre - Andrea Colucci di 28 anni, Antonio Cozzolino di 39 anni e Claudio Speranza di 50 anni, pregiudicati napoletani residenti nella regione Campania - è stata l'auto utilizzata per recarsi a casa delle vittime. Nel primo episodio, infatti, il sedicente avvocato fu notato durante la frettolosa fuga lungo la rampa delle scale dall’anziano marito della vittima, che rientrando in casa incrociò il malfattore e, insospettito, tentò di seguirlo ed annotò i dati dell’autovettura utilizzata per la fuga.

L’indagine e le verifiche sull'auto, risultata noleggiata poco prima del colpo, ha consentito di raccogliere numerosi elementi probatori a carico del 39enne, riconosciuto dalla vittima della truffa perpetrata a Minervino Murge e degli altri due arrestati, ritenuti responsabili della truffa in danno dell’anziana residente a Corato, rispettivamente con il “ruolo” di conducente dell’autovettura e finto avvocato. Al termine delle formalità di rito i tre sono stati ristretti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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