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Cronaca

Tassi usurari alle stelle e minacce mafiose: emesse le prime 4 condanne

A 10 mesi dal blitz dei carabinieri arriva la sentenza della Procura di Bari ai danni di esponenti riconducibili, a vario titolo, al clan Parisi. Indagini scaturite dalla denuncia di un imprenditore delle rinnovabili

A 10 mesi dal blitz dei Carabinieri, arrivano in primo grado 4 condanne, a vario titolo per usura ed estorsione nell'ambito del processo scaturito da un'operazione che consentì di smantellare una presunta cellula criminale dedita a concedere prestiti a tassi fino del 133% annuale con l'aggravante del metodo mafioso. I destinatari dei provvedimenti sono il 65enne G.C., il 43enne G.C. e il 75enne A.P. (6 anni e 6 mesi di reclusione) e il 43enne F.A. (5 anni di reclusione) oltre a multe comprese tra gli 8mile ed i 16mila euro, risarcimento del danno alle vittime e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Un quinto presunto responsabile è deceduto nel corso degli scorsi mesi. L'indagine scaturì da una denuncia di un imprenditore del settore delle energie rinnovabili, esasperato dalle continue pressioni esercitate dai propri aguzzini. Il danaro, secondo gli investigatori, sarebbe stato prestato da individui riconducibili al clan Parisi. L’attività investigativa ha permesso di documentare come la vittima era stata costretta a corrispondere la somma di 135mila euro, comprensiva degli interessi, a fronte di un finanziamento di 75mila euro, di documentare altre minacce confronti di altri due imprenditori locali, costretti a corrispondere interessi del 60% e del 120% annui, nonché di sequestrare documentazione finanziaria ed assegni di provenienza illecita per 163mila euro. 

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