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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Girolamo - Fesca / Via di Maratona

Villaggio Trieste, quartiere dormitorio tra nuovi ghetti e sogni di riqualificazione

Inquinamento, degrado e pochissimi servizi: il rione a due passi dalla Fiera del Levante, sorta negli anni '50, già sede di un campo della Croce Rossa, potrebbe ospitare anche un'area rifugiati in Larco Pacha. I residenti: "Non siamo un ripostiglio"

Un 'ghetto' tra altri ghetti, già allestiti o in procinto di esserlo. Il villagio Trieste, l'area attorno alle Piscine Comunali e allo Stadio della Vittoria potrebbero comporre una vera cittadella dello sport e del tempo libero sfruttando spazi, strutture e l'enorme potenziale, ancora inespresso, della Fiera del Levante. Il destino, invece, è quello di un quartiere senz'anima, senza servizi, attraversato ogni giorno da centinaia di tir inquinanti e con tutti gli svantaggi delle periferie. Da sempre, il quartiere soffre nonostante una posizione  Una lunga storia cominciata negli anni '40 quando migliaia di profughi italiani provenienti da Istria, Dalmazia, Grecia, Dodecanneso e altri territori sottratti al Belpaese al termine della Seconda Guerra Mondiale, vennero spediti nel capoluogo pugliese: anni in campi per rifugiati, quindi, nella seconda metà degli anni '50 il trasferimento nelle palazzine appena costruite a due passi dalla Fiera.

Da lì il quartiere ha sempre vissuto quasi staccato dalla città, come fosse un corpo a sé, da tenere nascosto. Gli anni sono passati e i problemi restano gli stessi: la composizione degli abitanti è cambiata e numerosi appartamenti sono stati riscattati ma il degrado è quotidiano. Viale di Maratona diventa un acquitrino ogni volta che piove e i residenti chiedono luoghi per la socialità: "Abbiamo inoltrato richiesta - afferma il comitato di quartiere - di trasformare, attraverso una variante al piano regolatore, un edificio in centro civico per gli abitanti della zona, comprendendo anche San Girolamo e Fesca. L'area - denunciano - non ha alcun riferimento sociale ed è praticamente un dormitorio".

L'unico punto di incontro per le attività ricreative è praticamente la chiesa di San Enrico, il cui parroco, Don Giorgio, fa del suo meglio, assieme ai ragazzi della parrocchia, per ravvivare il quartiere. Gli abitanti sono abbastanza stanchi nel vedere la propria zona trasformata in un luogo di transito per gli automezzi pesanti diretti al porto come avviene ormai dal 2006: "Non dovevano costruire una camionale? - si chiede un cittadino - Dove è finito il progetto?". La strada avrebbe dovuto bypassare il lungomare Vittorio Veneto per congoliare i tir direttamente sulel strade extraurbane, ma il progetto, da oltre 200 milioni di euro, è per ora accantonato. Quello che resta, assieme agli impianti sportivi, è un'enorme area vuota, su cui un tempo vi erano le acciaierie Scianatico: ruderi metallici e ciminiere spente dove recentemente sono sorti alcuni piccoli campi rom, in particolare su larco Pacha, in questi giorni al centro delle polemiche perché sarà il luogo dove verranno trasferiti i 90 profughi da oltre un anno nel tugurio dell'ex fabbrica Set in via Brigata Regina.

Il campo rifugiati, da realizzare con fondi del Ministero dell'Interno, comprenderà una quarantina di moduli abitativi ma l'area, in base a controlli e sopralluoghi effettuati da alcuni consiglieri comunali d'opposizione, sarebbe vicina a una vera e propria discarica (con la possibile presenza di amianto) su un terreno di proprietà privata. Gli abitanti del quartiere, non sono contro la presenza degli stranieri, ma non vogliono essere abbandonati a sé stessi: "Non siamo contro i rifugiati - dice un abitante - ma ospitiamo già il campo della Croce Rossa e da anni subiamo decisioni che hanno abbassato la qualità della vita in questa zona", peggiorata, secondo i cittadini, dall'ulteriore trasferimento in via Napoli del mercato settimanale del lunedì, con ingorghi di auto insostenibili: "Un'accozzaglia di scelte - si lamentano ancora - che hanno reso il quartiere un ripostiglio della città". Gli abitanti, riuniti in un comitato, stanno raccogliento firme per segnalare i problemi: il futuro non sembra sorridere, nonostante nelle vicinanze vi siano i cantieri, in corso d'opera, del waterfront di San Girolamo, da completare nel 2017: il contrasto tra le due zone sarà ancora piu evidente e il Villagio Trieste sempre più relegato a quartiere di transito, 'buono' solo per parcheggiare durante la Fiera del Levante.

   

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