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Aeroporti di Puglia, coro di no all'ipotesi di fusione con Napoli. Cgil: "Emiliano ci convochi"

L'operazione di fusione con Gesac, la società di gestione dell’aeroporto Napoli-Capodichino, sarebbe già al vaglio della Regione. Ma sul progetto piovono proteste: "Il Consiglio non può essere bypassato". La Cgil esprime preoccupazione

Aeroporti di Puglia verso la privatizzazione? Il progetto, secondo le notizie diffuse negli ultimi giorni da La Gazzetta del Mezzogiorno e altre testate locali, sarebbe ormai da tempo al vaglio della Regione Puglia. L'ipotesi è quella di una fusione tra AdP (al momento controllata al 99% dalla Regione) e Gesac, la società che gestisce l’aeroporto Napoli-Capodichino, controllata dal fondo F2i. Ma sulla possibile operazione piovono già proteste e polemiche. Dagli scranni di via Capruzzi, i consiglieri di diversi schieramenti accusano la giunta Emiliano di aver "bypassato" il Consiglio su una questione di cruciale importanza per la regione, mentre la Cgil esprime preoccupazione per le sorti dei lavoratori e per un'operazione che rischia di penalizzare la Puglia.

GESMUNDO (CGIL): "OPERAZIONE A NOI SCONOSCIUTA, CHIESTO INCONTRO A EMILIANO" - "Questa operazione di fusione e di privatizzazione di Aeroporti di Puglia è a noi completamente sconosciuta sia negli elementi portanti, sia nelle ricadute sul lavoro. Non possiamo apprendere di questa operazione in corso dagli organi di stampa", è il commento di Pino Gesmundo, Segretario Generale Cgil Puglia, che sulla vicenda privatizzazione incalza: "E' necessario un momento di confronto preventivo per capire che idea ha la Regione Puglia del futuro di Aeroporti di Puglia, quale il piano industriale se ce ne è uno, che determina una scelta piuttosto che un’altra, e i risvolti sul lavoro". "Soprattutto ci chiediamo se non si sta prefigurando un futuro da colonia per un’azienda pubblica che ha un bilancio solido, ha avuto nel corso di questi anni uno sviluppo straordinario, ha infrastrutture di primordine che tutta italia ci invidia e si rischia di vedere gettato alle ortiche un lavoro di oltre dieci anni che ha portato la nostra struttura ad internazionalizzarsi, ad aprire nuove rotte verso il mercato orientale e medio orientale e delle più importati città europee in ossequio ad un disegno che a tuttora ci appare del tutto oscuro". "I lavoratori sono allarmati - prosegue Gesmundo - perché non hanno notizie e il ruolo delle rappresentanze sindacali non può funzionare così. Abbiamo chiesto un incontro a Emiliano ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta circa il modo più efficace possibile di governare i processi di cambiamento. In mancanza di risposte conclude Gesmundo, metteremo in atto tutte le iniziative possibili non esclusa la mobilitazione. L'handling cioè l'assistenza a terra non si regge anche perché i costi superano i ricavi quindi la privatizzazione della sola infrastruttura (il gestore) comporterebbe ricadute pesanti sui lavoratori. E si perderebbe quel ruolo strategico che hanno oggi gli aeroporti pugliesi".

BORRACINO (SINISTRA ITALIANA): "ADP NON PUO' ESSERE SVENDUTA, CONSIGLIO BYPASSATO" - Tra i primi ad intervenire sulla vicenda, il consigliere di Sinistra Italiana Cosimo Borraccino, presidente della II Commissione consiliare, che già nei giorni scorsi, in seguito alle prime voci di stampa sulla notizia, aveva chiesto un'audizione dei vertici di Aeroporti di Puglia in Commissione per chiedere chiarimenti (spostata al 2 novembre). "Assistiamo basiti a queste operazioni - afferma in una nota riferendosi ai dettagli sulla fusione diffusi dalla stampa locale - che passano sulla testa dei cittadini pugliesi, poiché l'intero Consiglio regionale, rappresentativo appunto della volontà degli elettori, viene puntualmente ignorato e bypassato da queste decisioni. Personalmente, a nome di Sinistra Italiana,  penso che una realtà come Aeroporti di Puglia, un gioiello di efficienza pubblica, non può essere svenduta senza nessuna discussione e con un partner che certamente non farà  accrescere gli sviluppi degli aeroporti pugliesi, poiché il Fondo F2  che gestisce Gesac e quindi la fusione con Napoli Capodichino è un doppione degli aeroporti di Bari e di Brindisi. Penso invece  che servano eventuali partner internazionali che possono portare nuovi numeri, cosa che in termini di scali, di passeggeri e di energie industriali certamente Napoli Capodichino non potrebbe portare, ovviamente sempre nel caso di una privatizzazione che rammento a tutti, ad oggi non è MAI stata concordata con il Consiglio regionale! L'operazione è anche inaccettabile soprattutto nella tempistica in ragione del fatto che una forza di maggioranza aveva chiesto un approfondimento sul tema, in sede politica e istituzionale. Emiliano invece procede senza alcun confronto preliminare. È un metodo di governo che respingiamo con forza e che nello stesso tempo ci preoccupa!".

M5S: "TRASPORTO AEREO NON E' FACCENDA PRIVATA, EMILIANO RISPETTI IL CONSIGLIO" - Il capogruppo del M5S in regione Antonio Trevisi che parla di "delegittimazione di carattere formale e giuridica di una operazione che non ha visto la Regione aprire ad una procedura di manifestazione d'interesse pubblica" e accusa il presidente Emiliano di "trattare il trasporto aereo come una questione privata che riguarda le sue alleanze politiche". Trevisi sottolinea, inoltre, come svendere uno degli asset strategici per la Regione come AdP, sia "una scelta assolutamente irresponsabile soprattutto in un momento storico in cui il trasporto aereo è una delle poche realtà regionali in forte attivo con prospettive di crescita uniche anche dal punto di vista occupazionale sempre che la regione si dimostri in grado di attrarre investimenti su di un territorio strategico sia dal punto di vista geografico che climatico". Il consigliere salentino conclude chiedendo al presidente della Regione di "fermare quanto prima questa ipotesi nefasta. Una mera operazione finanziaria che vedrebbe la Regione perdente dal punto di vista strategico con il solo vantaggio di attirare qualche centinaio di milioni di investimenti da parte di un fondo privato che ne potrà invece moltiplicare i benefici a solo danno dell'utenza e del turismo considerando la crescita passeggeri prevista nei prossimi anni. Un film già visto, - conclude - come per la cessione della rete autostradale o quella delle comunicazioni dati/voce, con esiti fallimentari che sono ora sotto gli occhi di tutti".

DE LEONARDIS (Area Popolare): "SERVE DISCUSSIONE CHIARA E TRASPARENTE IN CONSIGLIO" - Anche il presidente del Gruppo Area Popolare, Giannicola De Leonardis, fa riferimento all'operazione appresa "dagli organi di informazione" e "mai smentita dall’esecutivo". "Un’operazione che si sta(rebbe) svolgendo senza alcuna procedura di evidenza pubblica, una privatizzazione di fatto; e bypassando completamente il Consiglio regionale, nonostante le ripercussioni fin troppo prevedibili, anche a livello occupazionale (e non è un caso che anche importanti organizzazioni sindacali di categoria siano allarmate e abbiano apertamente manifestato i loro dubbi e la propria contrarietà). Proprio per il rispetto dovuto cui facevo riferimento nella premessa del mio intervento, mi sembra allora altrettanto doveroso che il presidente Emiliano, l’assessore Giannini e i vertici di Aeroporti di Puglia vengano a riferire in Consiglio quanto sta accadendo, per non ridurre e svilire l’assise a una mera assemblea chiamata a certificare operazioni già chiuse in altre sedi, e per dare un senso vero alle parole ‘confronto’ e ‘partecipazione’, che non possono essere interpretate sempre e solo in chiave discrezionale".


 

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