Turismo, oltre 3500 alloggi affittati da privati tra Bari e Bat. Federalberghi: "Troppo sommerso"

Fioccano nel Barese le offerte di appartamenti o stanze messe in affitto da privati, ovvero in strutture non registrate come residence o bed and breakfast. A mostrarlo sono i dati della ricerca elaborata da Federalberghi / Incipit srl su dati Inside Airbnb - il famoso portale di annunci di sistemazioni per le vacanze -, diffusi durante la 67esima assemblea nazionale dell'associazione degli albergatori. I dati, che si riferiscono al periodo pasquale e comprendono anche le strutture nella Bat, parlano di 3680 alloggi affittati da privati via internert, di cui 2.426 - il 65,92 percento - sono interi appartamenti, 2.898  - il 78,75 percento - disponibili per più di sei mesi e 2.055 - il 55,84 percento - gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.

Una situazione che Federalberghi descrive come "sommerso pericoloso, capace di far girare nelle due sole province pugliesi un volume di denaro quantificabile intorno ai due milioni di euro". Denaro che, come spiega il presidente di Federalberghi Bari Bat Puglia Francesco Caizzi, è "in nero", cioè non è fiscalmente tracciabile, nè tassabile. 

“Il consumatore – conclude Caizzi - è ingannato due volte, perché viene tradita la promessa di vivere un'esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato. E' importante sottolineare che vengono danneggiate tanto le imprese turistiche regolari quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza". L'associazione degli albergatori ha intanto interessato della questione i parlamentari del territori, affinché vengano inserite nel decreto legge 50/2017, attualmente in discussione, disposizioni più robuste sul regime fiscale delle locazioni brevi, "con l'obiettivo - commentano da Federalberghi Puglia - di far pagare le tasse a tutti e di proteggere i consumatori, i lavoratori, la collettività".