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Borse Adisu, mancano i fondi. Decaro: "La Regione garantisca il diritto allo studio"

Secondo la denuncia delle associazioni studentesche, la riduzione dei fondi taglierà fuori dal finanziamento 4.500 ragazzi. Il capogruppo Pd alla Regione: "Più sforzi per garantire il diritto allo studio"

La tassa regionale per il diritto allo studio aumenta, ma per uno studente ottenere una borsa di studio diventa sempre più difficile. E in un periodo in cui gli studenti si mobilitano, scendono in piazza, occupano le scuole per difendere l'istruzione pubblica, i ripetuti tagli nei fondi destinati al diritto allo studio sono parte integrante della protesta.

Un problema non certo recente, ma che è stato riproposto con forza dagli studenti qualche settimana fa, in occasione della pubblicazione della graduatoria delle borse di studio Adisu. Una graduatoria che ha riservato ancora una volta una sorpresa amara per gli studenti. Molti ragazzi, infatti, pur essendo risultati idonei, non riusciranno a ricevere i soldi. Tutta colpa dei tagli e delle risorse sempre più ridotte, che permetteranno di erogare non più del 40% delle borse di studio previste.

Sulla questione è intervenuto ieri il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, il quale ha lanciato un appello affinché "la Regione faccia ogni sforzo per riconoscere agli studenti pugliesi il diritto allo studio". Secondo i dati diffusi dagli studenti della Rete universitaria nazionale, e ripresi da Decaro, "al momento più di 4.500 ragazzi, pur risultando idonei nella graduatoria dell'Università di Bari, non potranno ottenere la borsa di studio dall'Adisu per mancanza di fondi".

"Gli studenti dell'associazione Run - continua Decaro in una nota - fanno notare come, a fronte del raddoppio della tassa Adisu, da 77 a 140 euro, sia scesa dal 54% dello scorso anno al 32% attuale la percentuale di coloro che possono beneficiare di una borsa di studio. Mentre dovranno rimanere a bocca asciutta tutti gli altri che pure avevano i requisiti previsti per poterla ottenere".

"Secondo gli studenti che segnalano il problema - aggiunge Decaro - occorrerebbero 9 milioni di euro per consentire a tutti gli idonei di ottenere la borsa di studio, frenando così la fuga dei circa 50mila diplomati pugliesi che ogni anno si immatricolano fuori dalla nostra regione". "Per questo - conclude - chiediamo al presidente Nichi Vendola e all'assessore al Diritto allo studio, Alba Sasso, di impegnarsi affinché le giuste aspettative di migliaia di studenti non vengano deluse e la Puglia possa trattenere tutte queste intelligenze entro i suoi confini".


 

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