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Confcommercio Bari-Bat plaude al ripristino per l’indennizzo Inps per la cessazione delle attività commerciali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Torna l’indennizzo ai commercianti che chiudono la propria attività: la Legge di Bilancio 2019 ripristina l’assegno erogato agli iscritti all’apposita gestione INPS in caso di cessazione. Nel caso di chiusura dell’attività commerciale e nel rispetto di specifici requisiti, ai commercianti è riconosciuto un assegno per tutto il periodo prima dell’accesso alla pensione di vecchiaia, cioè fino a 67 anni a partire dal 1° gennaio 2019. Alcuni lo chiamano bonus, altri assegno di disoccupazione, altri ancora prepensionamento ma, al netto delle diverse definizioni, si potrà fare domanda di indennizzo commercianti anche nel 2019, dopo due anni di chiusura dell’agevolazione rivolta agli iscritti INPS. Dopo due anni, di insistenza e lavoro da parte delle associazioni di categoria è stata reintrodotta la misura di ‘pensionamento anticipato’ per gli imprenditori del commercio. “Leo Carriera Direttore della Confcommercio Bari BAT – sottolinea come la nuova Legge di Bilancio, abbia finalmente ripristinato l’indennizzo per la cessazione delle attività commerciali: si tratta di una misura di pensionamento anticipato, meglio nota come rottamazione delle licenze, che permetterà a quanti hanno chiuso a un passo dalla pensione di non rimanere “esodati” dalla crisi. Una vittoria importante, la cui battaglia è stata sostenuta in questi anni anche da Confcommercio e che non costa nulla allo Stato perché a finanziare il Fondo sono le stesse imprese". Il sussidio mensile è di importo pari al trattamento minimo di pensione nella gestione artigiani e commercianti, ossia per il 2019 di 513 euro al mese per 13 mensilità. Al raggiungimento dell’età pensionabile, l’indennità è convertita in pensione diretta. Questo indennizzo spetta a coloro che sono in possesso di questi requisiti: 62 anni di età (57 se donne); iscrizione, al momento della cessazione dell'attività, per almeno 5 anni nella Gestione IVS commercianti. Possono accedere all’indennizzo i commercianti al minuto in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio L’indennizzo INPS per commercianti nel 2019 consentirà a chi chiude la propria attività di beneficiare di un assegno mensile pari al trattamento pensionistico minimo previsto per gli iscritti alla gestione speciale commercianti. Tra i requisiti per fare domanda di indennizzo, i commercianti dovranno rispettare accanto a quelli anagrafici e contributivi anche quello di chiusura definitiva dell’attività commerciale. La Legge di Bilancio 2019, richiamando la normativa originaria, stabilisce che l’erogazione dell’indennizzo è subordinata al rispetto delle seguenti regole: • cessazione definitiva dell’attività commerciale; • riconsegna dell’autorizzazione per l’esercizio dell’attività commerciale e dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, nel caso in cui quest’ultima sia esercitata congiuntamente all’attività di commercio al minuto; • cancellazione del soggetto titolare dell’attività dal registro degli esercenti il commercio e dal registro delle imprese presso la CCIAA. L’erogazione dell’assegno per cessazione dell’attività commerciale è incompatibile non solo con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo ma anche con redditi da lavoro dipendente. Gli operatori della Confcommercio Bari BAT, nelle sedi dell’associazione assisteranno gli associati che hanno bisogno di supporto per la verifica del requisito e la presentazione della domanda.

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