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Operatori socio sanitari, pubblicato il nuovo bando regionale per i corsi di formazione

Il bando mette a disposizione degli Enti di formazione professionale accreditati otto milioni di euro per l'attivazione di percorsi formativi per Operatore Socio Sanitario

La Regione Puglia destina otto milioni di euro agli Enti di formazione accreditati per l’attivazione dei percorsi formativi per Operatore Socio Sanitario. Il bando per accedere a tali finanziamenti, pubblicato lo scorso 9 novembre e presentato ufficialmente oggi, scadrà il prossimo 10 dicembre.

LA FIGURA PROFESSIONALE - L’Operatore Socio Sanitario svolge la sua attività nel settore sociale e in quello sanitario all’interno di strutture socioassistenziali e socio sanitarie, sia di tipo residenziale, sia semiresidenziale, sia a carattere domiciliare. In Puglia, grazie all’incremento dell’offerta dei servizi sociosanitari residenziali, diurni e domiciliari, possibile anche per i finanziamenti del programma operativo Fesr 2007-2013, e all’introduzione di nuovi standard regionali per le strutture, si è registrato un progressivo aumento della domanda di personale qualificato per l’assistenza di base alle persone non autosufficienti.

A CHI SI RIVOLGE - Il bando prevede in totale 8 milioni di euro rivolti agli Enti di formazione accreditati per l’attivazione dei percorsi formativi di qualificazione professionale. Destinatari della formazione saranno i lavoratori inoccupati e disoccupati, i lavoratori in cassa integrazione in deroga a zero ore e percettori di mobilità in deroga.

I POSTI DISPONIBILI - Per la provincia di Bari sono disponibili complessivamente 206 posti esclusivamente per gli inoccupati, per la provincia di Foggia 277, per la provincia di Taranto 232 posti, 156 per Lecce, 73 per Brindisi e 56 per la Bat. Le domande potranno essere presentate entro le ore 13 del 10 dicembre 2012.

LE GRADUATORIE - "Per ripartire in maniera equa sull’intero territorio regionale le attività formative – ha spiega l’assessore al Welfare Elena Gentile presentando il bando – saranno redatte due distinte graduatorie per ciascuna delle sei province, una riferita ai disoccupati e agli inoccupati e l’altra ai lavoratori in cassa integrazione in deroga a zero ore e percettori di mobilità in deroga. Un OSS - conclude la Gentile - adeguatamente formato potrebbe essere utilmente inserito nelle dotazioni organiche degli ospedali e quindi produrre una qualità dell'assistenza più vicina alle aspettative dei cronici e dei lungo degenti, con un risparmio economico rispetto ad esempio all'utilizzo per mansioni più basilari rispetto alle competenze degli infermieri professionali. Senza pensare che le stime del settore parlano di un impiego nei prossimi anni di circa 4milioni di unità".


 

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