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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crisi del mobile imbottito, lavoratori in piazza per chiedere lo sblocco dei fondi

Confindustria e sindacati lanciano un appello al governo: "Attuare subito l'accordo di programma del 2006". E per lunedì 11 giugno annunciano una manifestazione in piazza Prefettura a Bari

Sbloccare subito i fondi per il distretto produttivo del mobile imbottito e dare immediata attuazione all'Accordo di Programma del 2006. L'appello proviene da Confindustria e dai sindacati del settore, che ieri hanno annunciato una manifestazione, in programma il prossimo giugno 11 in piazza Prefettura a Bari, per richiamare l'attenzione sulla drammatica crisi in cui versa l'industria del divano.

"Negli ultimi 4 anni sono sparite circa 400 aziende, si sono persi 8.000 posti di lavoro: non è più tempo - ha rilevato il presidente di Confindustria Puglia, Angelo Bozzetto - di attese; ora il Governo nazionale deve decidere e dire se intende valorizzare questo patrimonio imprenditoriale che vede Puglia e Basilicata insieme, attraverso l'avvio dell'Accordo di programma o se invece bisogna cambiare pagina".

Il Governo, incalzano imprenditori e sindacati, deve decidere se "l'Accordo di programma del 2006, necessario per innovare e attrarre investimenti nel settore del mobile imbottito, va avviato o bisogna cambiare pagina". Una richiesta sostenuta, nei giorni scorsi, dallo stesso presidente della Regione Nichi Vendola.

"L'Accordo mira a riunire - ha detto il responsabile mobile imbottito di Confindustria Puglia, Enzo di Taranto - i soggetti interessati individuando nel territorio murgiano, a cavallo tra Puglia e Basilicata, l'area idonea per maestranze e vocazione, a attrarre investimenti nel settore".

E il governo deve anche decidere sui fondi da destinare all'Accordo, visto che le due Regioni interessate hanno già stanziato le loro quote. "Il futuro del mobile imbottito - ha concluso Crescenzio Gallo, della Filca Cisl - è anche nell'innovazione, in progettazioni ecologiche che investano settori come il turismo e l'alberghiero, in una politica di premialità per attrarre investimenti anche stranieri".

La manifestazione di protesta in programma per lunedì prossimo  partirà da Ginosa e, passando per il territorio murgiano, giungerà dinanzi alla Prefettura di Bari dove i rappresentanti dei lavoratori affideranno al prefetto un appello rivolto al ministro Passera per l'avvio urgente dell'Accordo.





 

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