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Economia

Alla ricerca di un lavoro in Fiera: “Sono finiti i bei tempi”

Molti i ragazzi in fila davanti agli stand per cercare un lavoretto. Pochi i fortunati: "Ci sono meno espositori"

La crisi colpisce anche la Fiera. A poco più di cinque giorni dall’inizio della 76esima edizione della campionaria, l’aria che si respira entrando nello spazio fieristico è quella di una kermesse dalle luci adombrate. Del resto non poteva essere diversamente, vista la grande crisi economica che sta colpendo l’Europa. Gli espositori, al momento, non raggiungono quota 300 (l’anno scorso si sforò il tetto dei 350). Il nuovo padiglione vede venduti spazi espositivi per meno di 10mila metri quadrati (a disposizione ce ne sarebbero 18mila). Gli spazi vuoti saranno riempiti da poltrone e mostre d’arte. Un segnale inequivocabile di come il sistema fieristico italiano ed europeo stia attraversando un periodo di profonda trasformazione.

Giunti all’interno dello spazio fieristico i lavori per la sistemazione dei padiglioni non mancano. Puntuale la presenza di molti ragazzi alla ricerca di qualche lavoretto. Per la maggiore sono under 25. Se per alcuni l’arrivo è stato fortunato, non sono pochi quanti stanno tornando a mani vuote: “Io vengo ogni anno da Monopoli – racconta Mauro, 23 anni - . Da quando ho iniziato l’università mi fa comodo guadagnare qualcosina, ma quest’anno non ho trovato ancora nulla. Domani parlerò con il responsabile di uno stand della Galleria delle Nazioni, vediamo un po’ cosa esce’”.

Si ricerca di tutto, anche solo spostare i cartoni o pulire per terra. “Farei di tutto, l’anno scorso rimasi in piedi una settimana vicino ad una bancarella per controllare che nessuno rubasse”, ricorda Luigi, 24 anni. “Oggi un espositore di mobili mi ha detto che mi fa sapere per  un lavoretto di montaggio. Domani torno, ma non sono fiducioso perché ho visto che quest’anno c’è molta meno gente; sono finiti i bei tempi”. Rosalia, 25 anni, è invece contenta: “Lavorerò come hostess per una azienda di cucine, con i soldi che guadagnerò pagherò il fitto della mia stanza: la vita da universitaria costa sempre di più”. C’è anche chi pensa di inventarsi un lavoretto all’esterno della Fiera: “E’ solo una idea, con mio amico abbiamo pensato di realizzare palloncini creativi – racconta Pietro, 19 anni -. Ma non sappiamo se serva una autorizzazione speciale, andremo a parlare con la Direzione”. Passeggiando lungo i viali che portano verso l’uscita incrociamo un camioncino che deve scaricare materiale: “L’anno scorso – ci spiega l’autista – arrivammo qui con due camion perché dovevamo scaricare il doppio della roba, questa crisi ci sta spezzando: speriamo che la notte passi presto altrimenti siamo spacciati”.  

La campionaria quest’anno verrà inaugurata dal presidente del Consiglio Mario Monti. Una presenza che riconsegna alla Fiera il suo prestigio politico-economico, soprattutto dopo che negli ultimi anni è sempre mancata la presenza del capo del governo nazionale durante la cerimonia d’apertura. L’inaugurazione avverrà al Petruzzelli, contrariamente al protocollo che ha sempre previsto il taglio del nastro all’interno della struttura fieristica. Si prevedono due manifestazioni di protesta e la realizzazione di una zona rossa nelle vie circostanti il politeama. La crisi è ancora lunga.
 

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