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Economia Modugno

Om Still Modugno, i vertici aziendali: "La chiusura inevitabile"

Stamattina la riunione della "Task force regionale" per individuare una soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento. Ma dai rappresentanti dell'azienda messaggi poco incoraggianti: "Inutili i tentativi di riorganizzare l'impianto, nell'ultimo triennio bilancio sempre in perdita"

Avrebbe dovuto essere il primo passo verso la risoluzione della vertenza Om Still Carrelli, che da dieci giorni vede i 320 lavoratori dello stabilimento di Modugno riuniti in presidio di protesta permanente davanti alla sede dell'azienda, intenzionata a chiudere l'impianto per trasferire le attività produttive ad Amburgo. E invece i risultati ottenuti dalla riunione odierna della Task Force regionale per l'occupazione non sembrano essere molto incoraggianti. All'assemblea, tenutasi nel padiglione della Regione Puglia alla Fiera del Levante, hanno preso parte i rappresentanti sindacali, i rappresentanti delle istituzioni locali (Comune, Provincia e regione) e i vertici aziendali dello stabilimento.

LA POSIZIONE DELL'AZIENDA - Nel corso dell'incontro i rappresentanti dell'Om hanno ribadito la loro volontà di chiudere a breve lo stabilimento di Modugno. Una scelta, hanno spiegato, resa inevitabile dalla cronica crisi finanziaria dell'impianto, che avrebbe fatto registrare un drastico calo di produttività sin dal 1999. Inutili tutti i tentativi di riorganizzazione dell'impianto, che dal 2008 ad oggi avrebbe accumulato perdite per oltre 23 milioni di euro. Una difficoltà profonda, resa ancora più evidente, secondo l'azienda, dall'analisi dei numeri relativi alla produzione: una media annua di 8.340 carrelli, a fronte di una capacita' potenziale di 15.700 carrelli.

LA RICHIESTA DELLE ISTITUZIONI - Spiegazioni difficilmente contestabili dal punto di vista della logica aziendale dell'efficienza e della produttività, alle quali i rappresentati delle istituzioni hanno contrapposto invece la necessità di trovare una soluzione condivisa per i 320 lavoratori dello stabilimento, che si troverebbero di colpo senza lavoro. Chiare le parole del sindaco Michele Emiliano: "Invito i vertici dell’azienda a non sottrarre questa delicata vicenda a una discussione razionale, alle valutazioni microeconomiche, al ruolo del sindacato e anche alla partecipazione del territorio. E anche di non sottovalutare la reazione di chi oggi si vede sottratto tutto”.
 

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