rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Om: "Via il presidio e cercheremo investitori". Gli operai: "Solo un altro ricatto"

La proposta avanzata dalla società al tavolo della Regione non convince i lavoratori: "Nessun segnale positivo, solo l'ennesimo ultimam. Il nostro presidio resta"

Pronti ad avviare lo "scouting" per la ricerca di nuovi investitori, ma ad una condizione: la rimozione del presidio che da mesi blocca i cancelli dello stabilimento. L'ultima proposta avanzata dalla Kion al tavolo della Regione Puglia per cercare una risoluzione alla vertenza OM Carrelli ha il sapore di una falsa apertura. O, come dicono molto più chiaramente i lavoratori, di un "ricatto", "l'ennesimo ultimatum che non porterà da nessuna parte".

Nessun spiraglio, dunque, secondo gli ex dipendenti che da mesi presidiano i cancelli dello stabilimento per impedire all'azienda, che ha cessato la produzione due anni fa, di portare via gli ultimi  carrelli rimasti in magazzino. Nessun segnale positivo, come aveva detto invece l'assessore regionale al lavoro Leo Caroli all'indomani dell'incontro. "La nostra posizione è opposta rispetto a quella dell'assessore Caroli - spiega Francesco carbonara, Fiom Cgil - Quelle dell'azienda sono le stesse proposte di sette mesi fa, di un anno fa. Dicono di essere disposti a cercare nuovi investitori, per riuscire intanto a portarsi via i carrelli. Ma di concreto per noi non c'è nulla". Al contrario, sottolinea ancora Carbonara, "Kion continua a rifiutare tutte le proposte che invece noi come sindacato abbiamo avanzato. Ad esempio quella di aumentare il piano sociale (ovvero la buonuscita riconosciuta ai lavoratori che decidono di andare via, ndr) o di rivedere le condizioni imposte per la reindustrializzazione dello stabilimento". E così, di fronte ad una situazione in cui i margini di trattativa sembrano essere praticamente inesistenti, ai lavoratori non resta che una strada: "La proposta della Kion è inaccettabile. Noi continuiamo per la nostra strada - spiega Carbonara - e di sicuro il presidio resta dov'è".

Questa mattina intanto la battaglia degli operai Om si sposta in Tribunale. E' prevista per oggi, infatti, la nuova udienza davanti al giudice del lavoro, in cui la Kion, citata dai sindacati, dovrà rispondere di condotta antisindacale per aver ostacolato l'ingresso di nuovi investitori nella fabbrica. Era stato proprio il giudice, nell'ambito della prima udienza a fine settembre, ad invitare le parti a sedersi nuovamente al tavolo delle trattative per cercare un nuovo accordo. Che però, come è evidente, non è arrivato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Om: "Via il presidio e cercheremo investitori". Gli operai: "Solo un altro ricatto"

BariToday è in caricamento