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Economia

Il futuro di 50 famiglie in bilico, dipendenti della sala bingo Ambassador a rischio: "Da mesi senza ammortizzatori sociali e senza stipendi"

La situazione dei 50 lavoratori denunciata dal segretario della Fisascat Cisl Michelangelo Ferrigni: alla chiusura causa pandemia, si aggiungono le vicende della società oggi in amministrazione giudiziaria, in attesa della decisione del tribunale fallimentare 

Futuro sempre più incerto per cinquanta dipendenti della sala bingo Ambassador di Bari, 'sospesi' tra la chiusura della loro attività causa emergenza Covid, e le sorti della società per la quale lavorano. A denunciare la situazione vissuta dai lavoratori è Michelangelo Ferrigni, segretario della Fisascat Cisl di Bari.

"L’angoscia dei lavoratori della sala Bingo di Bari Ambassador - spiega Ferrigni in una nota - è ad oggi non solo determinata dalla chiusura attività causa pandemia nazionale, ma ancor di più dalla ultima vicenda societaria", con la società "ad oggi in amministrazione giudiziaria". "Difatti - prosegue il segretario della Fisascat Cisl Bari - il 16 giugno 2020 il Tribunale di Bari sezione fallimentare è chiamato a decidere il futuro della Società e delle 50 famiglie di Bari e provincia, molte delle quali monoreddito, che per quasi 20 anni hanno svolto il loro sano e buon lavoro". Per i lavoratori, "oltre il danno anche la beffa", prosegue Ferrigni, perché i lavoratori "rivendicano la mancata corresponsione a tutt’oggi dell’ammortizzatore sociale in attesa di percepire quanto spettante per i mesi di marzo , aprile e maggio, oltre alle mensilità retributive di gennaio e febbraio".

"I lavoratori impiegati nel settore del gioco legale - sottolinea ancora il segretario della Fisascat Cisl -  sono lasciati soli dagli ultimi provvedimenti governativi per il contrasto  COVID 19, un settore che sviluppa ben 11 miliardi di entrate erariali all’anno e dà lavoro sano a 120 mila persone su territorio nazionale, come se questo settore non avesse dignità. Moltissime  attività hanno riaperto e molte altre dovranno riaprire, addirittura le discoteche, ma sembrerebbe che il COVID 19 esista solamente per i lavoratori del gioco legale. Infine, il sindacalista rivolge un appello al sindaco Decaro e al governatore Emiliano, e, nell'ambito di una riflessione generale, richiama la necessità di "non commettere in futuro errori di natura gestionale" legati a "concessioni poco controllate", "perché dietro le concessioni di servizi esistono famiglie, lavoratori con le loro dignità di uomo e donna".


 

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