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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Popolare di Bari, il salvataggio e l'obiettivo della banca di investimento per il Sud: cosa prevede il decreto e cosa accade adesso

Domenica sera il via libera al dl che mette a disposizione fino a 900 milioni per Mediocredito centrale che "con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) ed "eventuali altri investitori", potrà intervenire per il rilancio della Bpb

L'intervento del governo per salvare la Banca Popolare di Bari, come da previsioni, è arrivato domenica sera, quando il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge relativo a "Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento". 

Che cosa prevede il decreto

"Il decreto - spiega una nota di Palazzo Chigi - dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (MCC) (istituto bancario con socio unico Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ndr), fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane". "Nell’ambito e in linea con la suddetta missione, in base al decreto verrà disposto un  aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori - spiega ancora la nota - di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla BPB".

La Banca Popolare di Bari commissariata

Parallelamente, prosegue l'azione legata al commissariamento dell'istituto di credito barese, deciso dalla Banca d'Italia lo scorso 13 dicembre. "Gli amministratori straordinari della BPB - si legge sempre nella nota di Palazzo Chigi - stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD per la stipula di un “Accordo Quadro”, contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno". 

Di Maio: "Salvi i risparmi dei cittadini"

Intanto, per il decreto legge approvato domenica sera esulta su Fb Lugi Di Maio: "Sono salvi i risparmi dei cittadini, nessuna pietà per i manager disonesti e gli amici degli amici". "Nel dettaglio - prosegue - vengono salvati i risparmi dei cittadini onesti; non ci sarà nessuna pietà per i manager e gli amici degli amici che hanno ridotto così la banca; con questo decreto avviamo anche il processo che riguarda uno strumento già presente in tutta Europa: la banca pubblica degli investimenti. Perchè se dobbiamo salvare i risparmi dei cittadini, e mettere i soldi in una banca, la banca deve diventare degli italiani; al Consiglio dei Ministri è arrivata una relazione della Banca d'Italia su tutti i controlli fatti negli ultimi anni sulla Popolare di Bari. Relazione su cui dovremo discutere ampiamente per verificare i controlli fatti e se si poteva fare di più". Secondo quanto appreso e riportato dall'Adnkronos che cita fonti di governo del M5S, sono quattro le condizioni poste dal Movimento 5 Stelle accolte ieri sera durante il Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, viene spiegato dalle fonti, chiederà in una lettera a Bankitalia "l'azione di responsabilità sugli amministratori" della Popolare di Bari. I pentastellati hanno chiesto e ottenuto la "partenza immediata della Commissione banche" e la "richiesta dei nomi di tutti i super debitori" responsabili del "buco". Accolta inoltre la richiesta di "pubblicazione della relazione mandata da Bankitalia al Cdm", letta ieri, "sulle ispezioni e le responsabilità". Via libera anche alla "creazione della banca pubblica di investimenti, contenuta nel decreto".
 

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