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Economia

Salvataggio Popolare di Bari, Gualtieri: "Nessuna perdita per chi ha depositi, Fondo interbancario preveda incentivi per gli azionisti"

Il ministro dell'Economia in audizione alla Camera ha parlato del futuro dell'istituto di credito barese e dell'intervento di Mediocredito dopo la prevista trasformazione in spa

"Per i depositanti non si prevedono impatti", mentre la trasformazione della Popolare di Bari in spa e l'ingresso del Fitd e di Mcc "comporteranno effetti di rilievo sia sul valore che sulle dimensioni della partecipazione degli attuali azionisti". A parlare è il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, durante l'audizione alla commissione Finanze della Camera dei deputati

"L'auspicio - ha detto Gualtieri, le cui dichiarazioni sono riportate dall'agenzia Dire - è che per gli attuali azionisti il Fondo interbancario possa considerare forme di incentivo, coniugate a strumenti di composizione delle controversie in materia di misselling".

Gualtieri ha ancora chiarito che le risorse che Mediocredito inietterà nella Banca Popolare di Bari, dopo la trasformazione in spa, saranno decise dopo la definizione di un "piano industriale robusto e credibile sulla base del quale il Mcc potrà definire le modalità di intervento, seguendo logiche di mercato e rispettando le norme sugli aiuti di Stato". "Auspichiamo la fine del dialogo con l'Ue entro metà giugno, e entro la fine di giugno l'assemblea per la trasformazione in spa e l'aumento capitale", ha detto ancora il ministro. "Noi puntiamo fortemente sulla trasformazione in Spa: è necessaria, fondamentale per questo passaggio".

Siti: rimedi per gli azionisti proposto da Gualtieri sono incoerenti

Siti esprime la propria "preoccupazione che i rimedi" proposti dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, per compensare le perdite degli azionisti della banca popolare di Bari "risultino incoerenti". E' quanto afferma il Sindacato italiano per la tutela dell'investimento e del risparmio in una nota. Le proposte, si sottolinea non potrebbero essere paragonate "neppure lontanamente" agli indennizzi previsti dal Fir per le banche del Nord, per le quali sono state "previste e realizzate procedure per recuperi certi, veloci ed incondizionati". A giustificazione del diverso trattamento, secondo il Siti, "non è condivisibile il distinguo tra banche in liquidazione o meno" perché il motivo che rende "doverosa l'equiparazione del trattamento risiede nella massivita' delle violazioni del Tuf , avvenute allo sportello di tutti gli istituti, del Nord come quelli della Popolare di Bari , secondo i medesimi schemi". Il destino "di certa dissoluzione" degli investimenti da parte degli azionisti "appare già da oggi ineluttabile", secondo il Sindacato. Siti torna quindi a "invocare a gran voce gli azionisti della popolare di -highlighted">Bari affinché si mobilitino per avviare la propria tutela nei processi e per sottoscrivere" tramite il sito www.sindacatositi.it, la petizione al Governo per "la doverosa concessione anche agli azionisti Popolare di Bari dei rimedi del Fir".

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