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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

In arrivo la Tares, previsti aumenti tra il 20 e il 40% per le abitazioni

Per bar e ristoranti sarà un salasso. Patto per Bari: "Si tratta di una patrimoniale regressiva"

Stanno per arrivare le bollette della Tares, la nuova tassa sui rifiuti e servizi introdotta con il decreto ‘Salva Italia’ allo scopo di accorpare in un unico tributo  le diverse fasi della gestione dei rifiuti. Le lettere indirizzate ai cittadini baresi arriveranno nei prossimi giorni. Secondo Patto per Bari  (la lista che aggrega un gruppo di associazioni ruotanti attorno ad esponenti liberali del centrodestra  barese, tra cui Giuseppe Carrieri)  l’impatto della Tares nelle tasche dei baresi sarà assai gravoso.

“Si tratta di una innovazione che peserà ben più dell'Imu – si legge in una nota del Patto per Bari, a firma del portavoce Marina Losavio -. Se l'importo medio Tarsu pagato sull'abitazione principale nel 2012 è stato di 225 euro, la Tares potrebbe superare i 300”. L’importo base, inoltre, sarà maggiorato di almeno 30 centesimi a metro quadro. Per le abitazioni residenziali sono attesi aumenti medi tra il 20 e il 40% in otto Comuni su dieci. Ancora peggio per commercianti e aziende. Secondo le stime di Confcommercio, la nuova tassa sui rifiuti costerà il 60% in più, con rincari record per distributori di carburante (170%), bar (370%) e ristoranti (550%). “Non certo un incoraggiamento per le imprese, bersagliate dalla crisi, penalizzate da un eventuale aumento dell'Iva e vessate dall'Imu già a giugno visto che non sono state esentate dall'imposta sugli immobili”, si continua a leggere nella nota di Patto per Bari.

La Tares andrà a finanziare non solo la raccolta rifiuti, ma anche altri servizi dei Comuni. “Si tratta  - spiegano – di una patrimoniale, per di più distorta perché regressiva”. Con l'aumento lineare di 30 centesimi per metro quadro, il parametro fondamentale non sarà il valore dell'immobile o il reddito del proprietario, ma la metratura della casa. “Tutto questo potrebbe non accadere se i Comuni dedicassero un po’ della loro attenzione ai costi  dei servizi e ai bilanci delle aziende municipalizzate: bilanci stracolmi di sprechi e inefficienze che pagano i cittadini”, chiudono gli esponenti di Patto per Bari che poi promettono: “Metteremo in campo ogni azione per evitare ai baresi l’ennesimo aggravio fiscale”.

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