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Il Natale amaro dei lavoratori Auchan-Conad, si va verso nuovo sciopero. Sindacati all'attacco: "Azienda tratta solo per ridurre organico"

Giornata di mobilitazione il 23 dicembre, cui si aggiungeranno altre 8 ore a livello territoriale. Filcams Cgil: "Impresa vuole pattuire preventivamente la riduzione dell’organico, senza presentare l’impatto degli esuberi sui singoli territori"

Non sarà un Natale sereno per i lavoratori della vertenza Conad-Auchan. Dopo l'ultimo incontro con Margherita Distribuzione, la denominazione sociale che ha messo insieme per conto di Conad tutta la rete ex Sma e Auchan, i sindacati tornano a far sentire la propria voce, annunciando uno sciopero di otto ore da definire a livello territoriale e un ulteriore sciopero per l’intera giornata del 23 dicembre, a livello nazionale.

A far precipitare la situazione, si legge in una nota della Filcams Cgil, "l’ennesimo tentativo dell’impresa di voler pattuire preventivamente la riduzione dell’organico, senza presentare l’impatto degli esuberi sui singoli territori e soprattutto liberando ancora una volta imprenditori e cooperative da qualsiasi vincolo di contrattazione e di ricollocazione di eventuali esuberi. Particolarmente grave la richiesta di isolare gli esuberi degli ipermercati escludendo una parte dell’organico dal passaggio di ramo d’azienda". 

"Siamo all’assurdo - dichiara Alessio Di Labio della Segreteria Nazionale della Filcams CGIL - ci viene messo sul tavolo un calderone con 6000 esuberi senza specificare dove sono collocati nei territori, di cui circa 2500 dei punti vendita già passati in Conad sarebbero congelati in attesa di verifica e per altri circa 3000, tra sede, logistica, ipermercati e punti vendita che non passano a Conad, dovremmo fare un accordo approssimativo sugli ammortizzatori sociali, senza che Conad si prenda nessuna responsabilità diretta".

Pesa inoltre sulla trattativa - spiegano ancora dal sindacato - l’eventuale esito della fase istruttoria con l’Antitrust che dovrebbe concludersi il 20 Gennaio 2020. "Conad dichiara che alla fine saranno pochi i negozi sui quali ci potranno essere problemi, se così fosse significa che parliamo di territori in cui Conad ha molti altri punti vendita, si prenda la responsabilità di ricollocare le persone", aggiunge Di Labio.

Secondo la Filcams CGIL, "la trattativa gira intorno agli stessi argomenti ormai da troppo tempo, Conad non ha più margini, o si prende la responsabilità di mettere sul tavolo soluzioni di salvaguardia occupazionale e viene a contrattare realmente il piano di riorganizzazione o lo scontro si farà sempre più duro, la Filcams CGIL non nega che ci siano criticità da affrontare e che una riorganizzazione profonda della rete Auchan e Sma sia necessaria, ma non scaricando il peso della riorganizzazione sulle lavoratrici ed i lavoratori, dando alla trattativa il solo ruolo di ridurre l’organico. Le persone valgono più delle cose, Conad lo dimostri".

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