“Arcangelo”, storia personale sulla disabilità dell’ipovisione e della cecità, in scena al Teatro Kismet
Venerdì 27 gennaio, alle 21.00, il Teatro Scalo di Michele Bia e Franco Ferrante propone “Arcangelo”. Arcangelo è l’ occasione di un padre attore, che coglie un momento particolare della sua vita, la patologia agli occhi di suo figlio, per dar sfogo al suo narcisismo; una serie di aneddoti che fanno parte del suo vissuto personale, che raccontate in teatro assumono un sapore paradossale, surreale, quasi finto.
La storia tutta personale si apre a uno sguardo più generale abbracciando vari temi legati alla disabilità dell’ipovisione e della cecità.
Ferrante in questo lavoro si divide in tre ruoli: quello del padre, dell’attore, e dell’uomo comune ossessionato da facebook, che non ammette a se stesso di essere vittima di una semplice e banale crisi di mezz’età, nel momento in cui la vita gli pone un problema ben più serio.
Facebook diventa, così, un modo per “non vedere” il problema di suo figlio e le conseguenze difficili che comporta e una strategia per cercare un rifugio sul piano virtuale.