Al Teatro Rossini "Teatro con te", la rassegna teatrale dedicata a tutti i cittadini con lo spettacolo "La Bottega dei giocattoli"
“Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. Il teatro come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio.”
TEATROCONTE - QUARTA EDIZIONE
Giunta alla quarta edizione, Teatro con te, è una rassegna teatrale,
dedicata a tutti i cittadini.
Nasce con l’intento di educare spettatori e cittadini consapevoli, attraverso la partecipazione attiva agli spettacoli in programma, con particolare attenzione ai più piccoli, per permettere ai bambini e ragazzi di osservare, con uno sguardo differente, sulla vita quotidiana, attraverso la quarta parete, luoghi magici, personaggi mutevoli e favole in chiave moderna, rapiscono lo sguardo di giovani spettatori, che condividono e abitano i luoghi del teatro, ne apprendono i linguaggi, sperimentando differenti modi di raccontare, osservare, ascoltare, in un'esperienza collettiva.
LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI
CREST
con Delia De Marco, Valentina Elia, Giuseppe Marzio
testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco
Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti.
La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
Dopo lo spettacolo, nel foyer, il pubblico incontra la compagnia con la quale condivide i propri punti di vista e i propri quesiti, tra tè caldo e biscotti, con l’intento di annullare le distanze tra pubblico e palcoscenico, creare dunque un’interazione tra spettatore ed attore, che ha l’opportunità di raccontare la personale vicenda, la propria professionalità e la scelta artistica.