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Francesco Lillo, il finanziere-eroe bitontino che sacrificò la sua vita per liberare Pisa dai nazisti: per lui targhe e corone di fiori

Ieri ricorreva il centenario della nascita dell'eroico esponente delle Fiamme gialle, già medaglia di bronzo al Valore militare

Una cerimonia in ricordo di Francesco Lillo, tenente bitontino della Guardia di Finanza che non esitò a sacrificare la sua vita per supportare il 26 aprile del 1945, la liberazione della città di Pavia dagli invasori tedeschi. Ieri ricorreva il centenario della nascita dell'eroico finanziere, ricordato dal comandante  provinciale della Guardia di Finanza di Bari, Roberto Pennoni, del comandante della Legione Allievi Bari, Vito Straziota, del comandante del I Gruppo Bari, Luca Cioffi, e di altre autorità istituzionali civili e militari. Già in passato Lillo era stato insignito con la medaglia di bronzo al Valore militare, che nella motivazione ricorda il sacrificio da lui compiuto:

Al momento dell’insurrezione generale alla testa dei suoi uomini impegnava deciso combattimento contro formazioni germaniche onde costringerle alla resa. Ferito una prima volta continuava a sparare. Visto un suo dipendente accasciarsi ferito, si adoperava per porlo in salvo. Ferito egli stesso una seconda volta e sentendosi prossimo alla fine sparava un’ultima raffica contro il nemico e quindi si accasciava esanime sulla sua arma

La cerimonia svoltasi alla presenza dei nipoti del valoroso ufficiale del Corpo - Nicola Maiorano e  Rosalba Cassano - la Guardia di Finanza di Bari ha inteso perpetuarne il ricordo, "nella certezza che i valori dell’onore e dell’amore di patria debbano essere patrimonio indefettibile per chi opera quotidianamente al servizio della Nazione" spiegano in una nota.

La giornata di commemorazione

La giornata commemorativa è iniziata nella mattinata con la deposizione di una corona di fiori al cimitero di Bitonto, dove è tumulata la salma dell’eroe delle Fiamme Gialle. A seguire, nel pomeriggio vi è stata dapprima l’apposizione nei locali della Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto di una targa in ricordo dell’ufficiale e, successivamente, nella sala consiliare del Comune di Bitonto si è tenuto un convegno storico intitolato: "Il sacrificio di un Bitontino nella guerra “civile” (1943-1945)". L'evento è stato organizzato dalla Guardia di Finanza di Bari con la collaborazione della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia (A.N.F.I.) nonché del «Centro Ricerche di Storia ed Arte» di Bitonto.

Durante il convegno è stato sottolineato come le gesta del tenente Lillo costituiscano per la Guardia di Finanza e, in particolare, per le Fiamme Gialle baresi, "una fulgida e al tempo stesso dolorosa pagina di storia, fra le tante altre scritte da quanti, in tempo di guerra e di pace, hanno donato la propria vita per tenere fede al giuramento prestato" ricordano dalla Guardia di Finanza in una nota.

"Oggi il Corpo è chiamato a svolgere - proseguono - in uno scenario radicalmente diverso, una missione non meno impegnativa. Invero, la crisi finanziaria degli ultimi anni ha reso evidente che l’evasione fiscale, il sommerso, le frodi nel settore dei finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata e, più in generale, i traffici illeciti costituiscono una minaccia globale per la stabilità del sistema sociale e produttivo, in quanto mettono in pericolo, contemporaneamente, i conti pubblici, le politiche di sviluppo e le prospettive di crescita delle imprese, a danno soprattutto delle fasce più deboli della popolazione. L’odierna missione richiede, quindi, agli appartenenti ad una moderna polizia economico-finanziaria – qual è oggi la Guardia di Finanza – uno sforzo corale e convinto, la profusione delle migliori professionalità ma, innanzitutto, la condivisione di quegli stessi ideali di amor patrio, senso del dovere e spirito di sacrificio che hanno ispirato il sacrificio estremo del Tenente Francesco Lillo".

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