David Lang, il "poeta del suono" al Petruzzelli per la rassegna Time Zones
Sabato 31 ottobre Time Zones ospita nel Teatro Petruzzelli di Bari il grande compositore David Lang, premio Pulitzer per la musica e compositore per gli ultimi due film del regista Sorrentino. Il progetto a lui dedicato ha infatti al centro l’esecuzione delle partiture che hanno accompagnato La grande Bellezza e Youth, a cui si aggiunge un piccolo percorso all’interno delle sue creazioni più note. Un lavoro curato da Lang, che sarà presente in teatro, e da uno dei più talentuosi musicisti del nostro territorio: il violinista Francesco D’Orazio. Quest’ultimo ha creato un ensemble con alcuni dei migliori musicisti pugliesi, una formazione capace di misurarsi con i colori e le sfumature di queste partiture. Il concerto è realizzato in collaborazione con Puglia Sounds nell’ambito delle manifestazioni collaterali Medimex 2015. Ospiti d’onore del live saranno alcune delle interpreti originali delle due colonne sonore: le scandinave Trio Mediaeval ed il soprano coreano, già interprete di se stessa in Youth, Su Mi Jo. Proprio il Trio Mediaeval sarà protagonista assieme a Dean Bowman del concerto di domenica 1 novembre all'Auditorium Vallisa di Bari, un'occasione per associare il canto ieratico e ancestrale alle composizioni degli Screaming Headless Torsos, la storica band protagonista della "nouvelle vogue" dell'acid-funk newyorchese.
David Lang (Pulitzer per la musica, compositore Usa dell’anno nel 2013) è ormai riconosciuto come uno dei più grandi compositori viventi. Appassionato, prolifico e complicato compositore, incarna l’idea stessa dell’invenzione artistica, la sua musica è profondamente legata alla tradizione, ma sfuggendo ad ogni catalogazione si propone sempre in una forma innovativa.
Osannato negli States dove ha alle spalle una lunga attività con il gruppo dei Bang on Can, ha trovato il successo anche in Europa proprio grazie alle musiche che hanno accompagnato gli ultimi due film di Sorrentino. Il regista napoletano ha sempre avuto un’attenzione quasi maniacale nella scelta delle soundtrack per i suoi film, un modello innovativo rispetto alla concezione classica di colonna sonora che ha accompagnato il cinema italiano. Un mix di musiche capaci di rappresentare un po’ lo spirito dei tempi, ma anche di trascinarci nel cuore e nella mente dei protagonisti, come nel caso di Lang. Non un semplice tappeto sonoro, ma un coinvolgimento emotivo in clima quasi meditativo. Le musiche di Lang sono una delle rappresentazioni più intense della contemporaneità, sospesa tra archetipo (è forte il richiamo al gregoriano) ed il senso di immanenza del tempo con un piglio minimalista.