Ad Alberobello lo spettacolo teatrale "Il coraggio della legalità: Paolo Borsellino"
Si terrà lunedì 20 agosto a Casa D’Amore, alle ore 21.00, «Il coraggio della legalità: Paolo Borsellino», adattamento scenico e regia di Antonio Turco e Cosimo Rega, musiche di Paolo Petrilli e Roberto Turco, scenografia di Tamara Boccia. Lo spettacolo, con ingresso libero, è promosso dalla Compagnia Stabile Assai ed è inserito nel programma «Trulli Viventi - Summer 2018», il cartellone di manifestazioni promosso dall’amministrazione comunale per i mesi estivi.
SINOSSI «Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si identificano con la scelta di due personaggi di non indietreggiare di fronte alla certezza della morte». A Palermo, il giudice Borsellino, dopo la morte del suo fraterno amico e collega Giovanni Falcone, non rinuncia a proseguire nell’opera di indagine contro i corleonesi, esponendosi ad un attentato che arriverà puntuale, come il tradimento dei vertici dello Stato che non fanno nulla per rimuoverlo da una sede che si rivelerà mortale per questo coraggioso Magistrato e per gli uomini della sua scorta nella strage di via D’Amelio. Lo spettacolo rende omaggio a due figure che hanno saputo interpretare sino alla fine il ruolo di «servitori dello Stato» con una dignità e con una «onestà di principi» fuori dal comune. Il riferimento all’ «Agenda rossa di Paolo Borsellino», alle dichiarazioni della famiglia del Magistrato, 25 anni dopo, alle assurde affermazioni del giudice Sagunto e dell’inafferabile «Corvo» costituiscono l’ossatura degli spunti che sono stati utilizzati per costruire questa ennesima testimonianza di «Teatro di denuncia».
BREVE STORIA DELLA COMPAGNIA. La Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di Spoleto. Questa storia trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo (“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”). Nell’ultimo triennio la Compagnia ha messo in scena la storia criminale del nostro Paese nel periodo 1977-1992 con spettacoli specificamente dedicati alla Banda della Magliana con “Roma, la capitale”, al periodo post cutoliano a Napoli con “Nascett’n’miezz o mare”, alla morte di Pier Paolo Pasolini con “Ma che razza di città”. Tutti realizzati n anteprima nazionale, al Teatro Parioli che ha ospitato negli ultimi 6 anni la Compagnia, nella programmazione ufficiale. E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Di particolare rilievo, inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale della sua attività teatrale. Il 30 giugno del 2011 la Compagnia ha vinto il prestigioso “Premio Troisi”. Il 14 dicembre 2011 è stata, inoltre, ospite del Sindaco Alemanno nella sala della Protomoteca, con lo spettacolo dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, “Una canzone per l’Italia”. Lo stesso spettacolo è stato rappresentato all’Università di Sassari in occasione del 450° anniversario della fondazione. Nel maggio del 2012 la Compagnia ha messo in scena “L’ultima canzone”, uno spettacolo dedicato a Osvaldo Pugliese, uno dei maestri argentini più importanti della storia del tango, spesso in carcere durante l’epoca peronista. L’opera è stata rappresentata dapprima al Teatro Golden di fronte ad esponenti dell’Ambasciata Argentina in Italia. Durante il 2014/2017 la Compagnia si esibirà a Terni, Rieti, Viterbo, Campobasso, Termoli, Alberobello, San Giorgio a Cremano, Napoli, Savona, Padova, Monza, Roma, Spoleto, Cervia, Taormina e Sassari. Roma è da sempre stata la città principe delle iniziative della Compagnia. A marzo 2018 è stata ospite al Teatro Ghione per la Conferenza Nazionale della Cgil. Altre date sono in fieri. Teatri, piazze e Università saranno i luoghi che ospiteranno questo ormai consolidato “TEATRO DI DENUNCIA” di cui è significativa esponente la Compagnia Stabile Assai, come noto patrimonio artistico della Presidenza nazionale dell’AICS che, da sempre, ne sostiene le vicende. Come da consuetudine il gruppo si avvale della collaborazione di volontari e di operatori del settore carcerario come Sandra Vitolo, psicologa di Rebibbia ed espressioni dottrinali come Patrizia Patrizi, professore ordinario dell’Università di Sassari ed ancora Educatori e pedagogisti penitenziari, nonché esponenti della polizia penitenziaria primi in Italia a salire sul palco insieme ai detenuti.