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Dispersal

La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con “Dispersal”, la prima mostra personale in Italia di Nicène Kossentini.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

COMUNICATO STAMPA

MURATCENTOVENTIDUE ARTECONTEMPORNEA

Nicène Kossentini

DISPERSAL

La galleria Muratcentoventidue  Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con “Dispersal”, la prima mostra personale in Italia di Nicène Kossentini.

Nata a Sfax nel 1976 , Nicène Kossentini  attualmente vive e lavora a Tunisi. Dopo essersi diplomata all’Istituto Superiore di Belle Arti di Tunisi ed essersi laureata all’Università Marc Bloch di Strasburgo, ha frequentato corsi e seminari presso il Centro Nazionale di Arti Contemporanee Le Fresnoy e l’Ecòle de l’Image Les Gobelins in Francia. Attualmente insegna Cinema sperimentale all’Università di Tunisi. L’artista, che lavora principalmente nel campo della fotografia e del video, affronta nel suo lavoro le problematiche della società tunisina che deve convivere con una memoria che tende a congelarsi e perdersi.

Cerca di scoprire i legami perduti e le verità sepolte della sua cultura e delle sue origini, catturando, nei suoi video, immagine dopo immagine, la lenta trasformazione di persone e cose.

Il suo interesse si rivolge alla società tunisina e ai modi in cui questa cerca di negoziare tra memoria e oblio, tra ciò che la memoria tende a cancellare e ciò che riesce a preservare. Ogni opera è un invito a entrare in simbiosi con uno spazio di vita che appare indefinito e sospeso. L’artista crea atmosfere singolari con scenografie minimaliste, mettendo in evidenza i contrasti con l’uso del bianco e nero . I suoi video catturano luoghi e volti per istinto, ipnotizzando lo sguardo dello spettatore che resta in attesa di un evento imminente. Il lento, deliberato, movimento della fotocamera ripristina la dimensione fenomenologica del tempo per suggerire meglio la sensazione di avere a che fare con un luogo strano ed enigmatico.

 Kossentini ha partecipato a numerose personali e collettive in Tunisia, Europa e Africa.

Recentemente, gli eventi della primavera araba e la rivoluzione dei gelsomini hanno influenzato il suo lavoro. Nella serie " They abused her by saying..." (2012), la stessa donna, senza volto, si ripete in più immagini, affrontando la questione dell’oppressione femminile. In gran parte del suo lavoro, ci sono anche riferimenti a ribellione e speranza come in Boujmal (2012) in cui le immagini di vecchi ritratti della madre, della nonna e della  bisnonna si stagliano in trasparenza sullo sfondo del lago salato Boujmal, nella città natale di Sfax. In questa serie di paesaggi temporali, Kossentini esplora esperienze di solitudine e perdita e, attraverso le immagini della sua famiglia e della sua terra, evoca il “giardino segreto” della sua casa, e, con esso, i “giardini segreti” che risiedono in ciascuna di noi.

Kossentini propone in questa mostra quattro video e una videoinstallazione Heaven or Hell che si ispira al film sperimentale "Anémic Cinéma che Marcel Duchamp realizzò nel 1926.  L’artista ha usato un motivo geometrico spesso visibile nelle ceramiche che decorano le pareti degli edifici più antichi in Tunisia. Nella video animazione, questo motivo geometrico ruota, e nel suo movimento a spirale si scompone, fino ad assumere una nuova forma e un nuovo ordine. Riprendere e rivisitare queste forme, spesso utilizzate nel contesto di un’arte tradizionale, è importante, a parere dell’artista, che intende  inserire l'arte contemporanea in Tunisia all’interno della storia dell’arte del proprio paese. Le immagini si associano a un paesaggio sonoro che evoca il suono di passi di soldati in marcia o gli applausi di una folla. È la metafora o l'immagine della "primavera araba": il video mostra le ansie e le preoccupazioni sepolte nell'inconscio collettivo rispetto a una perdita culturale in corso e un futuro incerto.

Kossentini esplora la storia della sua famiglia e del suo paese anche in Revenir, un’altra delle opere in mostra, un video in cui una spettrale figura appare in una vecchia fotografia di famiglia.

In Stories l'artista riflette sulla trasmissione della memoria collettiva. Recupera frammenti di storie che sua nonna era solita raccontarle prima che morisse: leggende e storie che sono state trasmesse di madre in figlia, di generazione in generazione e che ora stanno a scomparendo nella moderna società araba.

Il video Myopia riflette sulla complessità dell’atto del guardare, sui limiti della nostra capacità di osservare la realtà e interpretarla, suggerendo che ciò che vediamo è frutto di una visione assuefatta e conforme a idee generalmente condivise. Nel video una mappa complessa di un centro urbano aderisce alla retina dell’occhio che appare in primo piano, creando un confine immaginario: la disabilità dello sguardo in questo caso riflette la fragilità degli esseri umani di fronte al dominio delle convenzioni.

Infine, piccole onde distorcono e confondono fino a dissolverla l’immagine di un pianista in uno dei primi video dell’artista, La Disparition.

Sede

Muratcentoventidue-Artecontemporanea

Via G. Murat 122/b – Bari

Inaugurazione

Sabato 12 dicembre  2015, ore 19.30

Periodo

12 dicembre 2015 – 30 gennaio  2016

Orario di apertura dal martedì al sabato o su appuntamento

dalle 17.00 alle 20.00

Info

 393.8704029 – 392.5985840

mailto:info@muratcentoventidue.com

ttp://www.muratcentoventidue.com

https://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea

Nicène Kossentini (1976,Sfax) vive e lavora a Tunisi

Selected Solo Exhibitions

2014

The Flight of the Butterfly or the Myth of Icarus Revisited. Curated by Christine Buci-Glucksmann. Selma Feriani Gallery. Tunis, Tunisia

Histoires en 5 Haltes. Curated by Djalila Cadi-Hanifi. Urban installation. Algiers, Algeria

2012

Paraître. Galeria Sabrina Amrani. Madrid, Spain

2011

Boujmal. Selma Feriani Gallery. London, UK

2010

They Abused Her By Saying. La Boite-Espace d’Art Contemporain. Tunis, Tunisia

2009

What Water Gave Me. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia

Selected Group Exhibitions

2015

Moving Image Art Across the Arab World highlights Curated by Diana Baldon and Rachael Rakes. Malmö Konsthall, Sweden

Entre nosotros (Between us) Video Art from the Middle East and North Africa in a global culture Curated by Sabrina Amrani. Etopia Center for the Arts and Technology. Zaragoza, Spain.

2014

Please rewind !. Sabrina Amrani Gallery. Madrid, Spain.

Songs of Loss and Songs of Love. Curated by Sam Bardaouil and Tim Fellrath. Gwangju Museum of Art.
 Gwangju, South Korea

Recreational Purpose. Bahrain National Museum. Manama, Bahrain

The Divine Comedy; Heaven, Hell, Purgatory by contemporary African artists. MMK Museum für Moderne Kunst. Curated by Simon Njami. Frankfurt, Germany

2013

Portraits. Selma Feriani Gallery. London, UK

25 years of Arabic Creativity. Institut du Monde Arabe. Paris, France

Still Fighting Ignorance & Intellectual Perfidy. Pori Art Museum. Finland

2012

Rosige Zukunft. Ifa-Galerie. Berlin, Germany

Chkoun Ahna. Carthage Museum. Tunis, Tunisia

Festival Miradas de Mujeres. Madrid, Spain

AIVA. Angelholm International Video Art Festival. Angelholm, Sweden

Frontières. B’chira Art Center. Tunis, Tunisia

Dégagements. Institut du Monde Arabe. Paris, France

2011 

Photoquai. Biennale de photo de Paris. Musée Quai Branly. Paris, France

Magreb Dos Orillas. Circulo de Bellas Artes. Madrid, Spain

Traversée. Palais des Archevêques. Narbonne, France

No Sky, No Earth. Snow Falls Ceaselessly. Dar Mima, Tunisia

2010   

Dialogue Among Civilizations. Durban, South Africa

Ils l’ont leurrée en disant... La boîte Espace d’art contemporain. Tunis, Tunisia

Split. Darb Centre. Cairo, Egypt

2009   

Aftermath. The 25th Alexandria Biennial. Alexandria, Egypt

Forms and Topographies: African Cityscape in Flux. Berlin, Germany

La Rue. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia

Périfériks. Centre d'art Neuchâtel. Neuchâtel, Switzerland

The 2nd Thessaloniki Biennal of Contemporary Art. Thessaloniki, Greece

Looking Inside Out. Kunstnernes Haus. Oslo, Norway

1st International Video Art Festival. AllArtNow. Damas, Syria

2008   

Reorientations. Contemporary Arab Representations. Brussels, Belgium

Le portrait. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia

Liteside Festival. Amsterdam, The Netherlands

Without Borders.Thirtieth Biennial of Art of Pontevedra. Pontevedra, Spain

Fifth Mediterranean Biennial of Arts. Tunis, Tunisia

2nd Edition of the International Meetings of the Photography. Fes, Morocco

Women of Images: Private Space. Museum of Boulogne. Billancourt, France

L'Art au féminin. Museum of Contemporary Art. Algiers, Algeria

2007   

The City and Beyond. African Meetings of Photography. Bamako, Mali

Women of Images: Private Space. Museum of Tunis Kheireddine Palace. Tunis, Tunisia

2006    The Revealed Image. Orientalism / Contemporary Art. Museum of Tunis Kheireddine Palace. Tunis, Tunisia

Collections

Museum of Modern Art. Tunis, Tunisia

The British Mueum, London, England

Fondation Blachère, France

Sindika Dokolo Foundation, Luanda, Angola

Kamel Lazaar Foundation. Tunis, Tunisia

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