A Polignano a Mare la XIX edizione di Experimenta
La XIX edizione di Experimenta, come è ormai consuetudine della rassegna, propone un cartellone ricco di proposte provenienti da paesi, generi e stili tra loro differenti. Progetti che ragionano su esibizioni musicali che hanno nell’ibridazione il loro contenuti più importanti.
Non per caso come nelle ultime edizioni, quindi, a fare da cornice ai concerti resta il linguaggio visuale con una selezione di video arte (quest’anno concentrata tra il 2 e il 3 agosto con il titolo Deep in Red) curata dall’artista argentina Guillermina De Gennaro. Opere particolarmente visionarie provenienti da grandi mostre in importanti musei del pianeta.
Il programma dei concerti, invece, prevede un’anteprima il 28 luglio con il suono “(ex)stravagante”del duo belga Belem, l’elettrizzante incrocio dell’accordeon diatonico di Didier Laloy con il violoncello di Kathy Adam per atmosfere “fuori dalla nostra galassia”, mentre in apertura ci sarà la magia dell’arpa all’appuntamento con jazz e ambient con il trio Blu Kaleidoscope.
Il corpo centrale della rassegna si colloca tra il 2 e il 3 agosto. In apertura di programma, mercoledì 2 agosto, sarà di scena il progetto dedicato a David Bowie “Bass Star a Double Bass tribute to David Bowie”: le pagine di un’intensa analisi ragionata del duca bianco musicata dal vivo dall’autore, il contrabbassista Pierpaolo Martino. Anteprima sempre nella serata del 2 agosto con Telescope Motel, la visonaria composizione per suoni e immagini del “multiforme” chitarrista Sergio Altamura.
In compagnia di Serena Fortebraccio (voce) e Andrea Fiori (elettronica), Altamura imagina una stanza di un motel nata nella sua fantasia dove si fa musica per osservare le stelle. Un luogo poi rivelatosi esistente per davvero che diviene metafora di uno sguardo metafisico rivolto a cose che ormai l’uomo troppo spesso finisce per ignorare.
Giovedì 3 agosto suoni dai due emisferi: il raffinato concerto di musica classica indiana “Il raga e il Rasa Concerto Jugalbandi” con due grandi maestri Supratik Sengupta al Sitar, Sanjay Kansa Banik alle Tabla e con Alessio Alba al sarod, uno dei più attenti interpreti italiani del repertorio classico indiano. In conclusione, la festa con i suoni e le danze d’Irlanda con i Cahora Dhubh un’avventura tutta italiana nata grazie alla grande passione comune di tre virtuosi nostrani: Davide Viterbo, Giuseppe Porsia e Giggi Celestino, per i suoni di questo magico e misterioso paese che è la verde Irlanda.