Gli incontri sull'arte di Bibart biennale: “In luce” percorso di fotografia e narrazione autobiografica
La visione e l’ intuizione quali ragione dell’Arte, tema di questa seconda edizione di BIBART-Biennale Internazionale d’Arte di Bari e Area Metropolitana, è la ragione dell’incontro della Biennale con il mondo caleidoscopico della salute mentale.
Venerdì 18 gennaio alle ore 18.00 presso l’ Arciconfraternita del Carmine, alla Strada del Carmine 46 nel Borgo antico di Bari, Bibart accoglie IN LUCE - PERCORSO DI FOTOGRAFIA E NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA, il progetto di promozione ed espressione della salute a cura del Centro di Salute Mentale 2 di Gravina di Puglia e del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Bari.
In Luce è un percorso per immagini, parole, voci e suoni, ma anche un pretesto per attraversare quegli spazi “vuoti” della persona di cui si intuisce il passaggio, l’impronta, il vissuto, per incentivare la maturazione del gusto estetico, in modo da rendere sempre più ricca la comprensione del messaggio e delle emozioni. E’ educare al bello attraverso la fotografia che non è selettiva, a differenza dell’occhio umano, nel ritrarre ciò che vede, non usa lenti percettive come invece fa la nostra mente. L’esperienza di valorizzazione di se stessi e degli altri migliora la conoscenza di sé, induce a riconoscere e comunicare le proprie emozioni, potenziando la creatività espressiva che è carattere comune a tutti gli individui, è educare al bello.
In Luce è incentivare la maturazione del gusto estetico, in modo da rendere sempre più ricca la comprensione del messaggio e delle emozioni. La fotografia può essere un eccezionale strumento terapeutico, nelle parole di Maurizio Cimino che ha fondato il progetto In Luce sull’empowerment che ha utilizzato la fotografia per ridare volto, dignità e bellezza alle donne ed agli uomini protagonisti di delle storie narrate e descritte: Maria Moliterno, Vincenzo Di Mola, Giovanna Castoro, Michele Petrara, Mariateresa Vicino, Francesco Tullo, Milena Ricci, Giovanni Moramarco, Angela Manfredi.
In Luce ha costruito un nuovo album di ricordi che sembrano aver almeno in parte sostituito quelli precedenti, al punto che tutti hanno affermato di guardarsi e di ri-vedersi con occhi nuovi. Come se davvero le foto li abbiano aiutati a ricostruire nuove immagini di loro stessi.
Il progetto In Luce ha le firme di Maurizio Cimino, Educatore Referente Riabilitazione Territoriale CSM Area 2 ASL BA responsabile della Conduzione del Laboratorio di Fotografia e Realizzazione Immagini; di Carmen Squeo, Responsabile Centro Diurno Cooperativa Sociale “Questa Città” - Gravina in Puglia che ha curato le interviste e i racconti; di Giovanni Carbonara alla regia. Si ringrazia: Domenico Semisa, Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Provinciale BA; Francesco M. Viti Direttore Struttura S. Altamura Gravina Poggiorsini CSM Area 2 ASL BA; Maria G. Santoro Dirigente Psichiatra CSM Area 2 ASL BA; l’equipe del C.S.M. Area 2 Presidio di Gravina; Fedele Toscano, Presidente Cooperativa Sociale Questa Città di Gravina.
La fotografia può essere la terapia ideale per tutti quei disturbi dello sguardo di cui la società contemporanea sembra soffrire: il guardare senza vedere, il guardare senza meravigliarsi, il non guardare affatto, il guardare sapendo già in anticipo che cosa si deve vedere, tanto da far sì che pur vivendo in una civiltà sovraffollata di immagini, tutti noi guardiamo sempre più, ma vediamo sempre meno.”
(da Fotografia come Terapia di Anna D’Elia)
Bibart è visitabile dal 15 dicembre 2018 al 31 gennaio 2019 secondo i seguenti orari:
- https://www.bibartbiennale.com