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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Visioni d'Italia", i 150 anni di unità d'Italia visti dalla Puglia

Inaugurata stamattina presso il binario ovest della stazione di Bari la mostra itinerante dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia. Da domani l'esposizione, allestita su un treno merci, inizierà il suo viaggio per le città pugliesi

Una mostra multimediale itinerante, che racconta i 150 anni dell’Unità attraverso cinquecento fotografie provenienti da musei, archivi storici, istituti, fondazioni e una ricerca audiovisiva con documentari e spezzoni di film condotta in collaborazione con Teche Rai e Cinecittà Luce. E' questa "Visioni d'Italia", l'esposizione inaugurata oggi presso il primo binario ovest della stazione di Bari.

La mostra, allestita su un treno merci con nove vagoni, comincerà domani il suo viaggio attraverso i capoluoghi pugliesi (prima tappa Lecce, a Bari dal 22 al 28 maggio) per poi approdare a Torino, scelta per il suo valore simbolico in quanto prima capitale d'Italia.

L’allestimento utilizza una pluralità di narrazioni e linguaggi per consentire al visitatore di scegliere il percorso personale e interagire con i materiali per una conoscenza storica e un’analisi critica dei segmenti temporali esplorati. Le testimonianze fotografiche hanno un valore particolare perché proprio mentre l’Italia unita muoveva i primi passi si andava affermando l’arte della fotografia, in grado di congelare il tempo e di offrirsi come fonte per la conoscenza storica e la memoria collettiva.

La mostra è divisa in sei periodi temporali: dal 1861 al 1900; dal 1901 al 1920; dal 1921 al 1945; dal 1946 al 1966; dal 1967 al 1985; dal 1986 al 2011 e si snoda su tre percorsi tematici intrecciati tra loro: la narrazione cronologica degli avvenimenti storici; le trasformazioni sociali e culturali del Paese; il contributo della Puglia alla crescita del Paese.

La sezione dedicata alla Puglia offre una carrellata dei grandi protagonisti pugliesi nella storia italiana di questi primi 150 anni. Politici come Giuseppe Di Vagno, Giuseppe Di Vittorio, Aldo Moro, Giuseppe Pavoncelli, Giuseppe Pisanelli; artisti come Domenico Modugno, Tito Schipa, Umberto Giordano; profeti della fede come Don Tonino Bello; storici, economisti, intellettuali e poeti come Gaetano Salvemini, Antonio De Viti De Marco, Tommaso Fiore, Carmelo Bene, Vittorio Bodini, Vito Laterza. Uno spazio è dedicato alla costruzione dell’Acquedotto pugliese e allo sviluppo industriale che ha interessato le aree di Taranto, Brindisi e Manfredonia, ma anche ai milioni di uomini e donne che, con la valigia in mano, hanno reso possibile il decollo dei poli industriali nel Nord Italia e al grande cuore dei pugliesi nell’accogliere i profughi provenienti da ogni angolo del mondo.
 

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