"Io sola da sempre… condannata alla vendetta", Lina Maino in scena a Corato
Una donna "normale", simbolo della sua condizione nella società, si guarda allo specchio e si mostra per quello che è, o meglio per quello che il mondo e la storia l'hanno costretta a diventare. Ne deriva un'analisi onesta dei contorcimenti e delle menzogne che è stata costretta a raccontarsi e a raccontare per sopravvivere. La superficialità, la leggerezza e la stupidità diventano maschere che aiutano a mostrarsi a se stessa e agli altri evitando la consapevolezza e la presa di coscienza, giustificando a sé e al mondo i comportamenti imposti dalla "natura".
Di contro c'è la presenza di una intelligenza emotiva lucida e inconsapevole che squarcia, come un fulmine a ciel sereno, a tratti, il velo delle bugie con delle verità illuminanti e limpide.
La tragedia di questo personaggio sta nella lotta perenne che avviene tra il dover rispondere a schemi richiesti dal ruolo e tramandati di generazione in generazione, e il cercare di scoprire la propria verità corrispondendosi, seguendo il proprio istinto e le proprie pulsioni.
Il ruolo maschile in questo brano è presentato, in modo piuttosto comune, come quello del responsabile e causa unica di tale situazione.
io sola da sempre? condannata alla vendetta - donne con un diavolo per capello (tratto dal monologo Una donna sola di Franca Rame) è portato in scena dalla compagnia "CIARLATANI GUITTI & SALTMBANCHI" con l'adattamento e la regia di Antonio Del Mastro e l'interpretazione di Lia Maino, collaborano allo spettacolo Marisa Miracapillo, Antonietta Di Bisceglie e Giusi Cassano.