Lello Arena con la commedia amara “Parenti Serpenti” in scena ad Altamura
Nel week-end della Stagione “Emozioni” del Teatro Mercadante di Altamura è di scena la rassegna di prosa, giunta al suo quarto appuntamento in calendario. Tre spettacoli con Lello Arena “mattatore” nella commedia amara “Parenti Serpenti”, con la regia di Luciano Melchionna. Nel cast anche Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona. Un tranquillo e abitudinario Natale in famiglia diventa valvola di sfogo di frustrazioni e dinamiche inquiete sino a trasformare gli umani… in serpenti.
In programma sabato 16 marzo, alle ore 21.00, ed in replica domenica 17 marzo alle ore 17.30 e alle ore 21.00. Info: box office in via dei Mille 159, tel. 080.3101222 – www.teatromercadante.com
Lello Arena - Giorgia Trasselli
PARENTI SERPENTI
(di Carmine Amoroso)
con (in ordine di apparizione): Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona
Regia di Luciano Melchionna
Produzione: Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
NOTE DI REGIA. Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza, magari scoprendo – per contrasto – la possibilità di una maggior coerenza nei rapporti e negli affetti, così da ricordarsi le meravigliose responsabilità che un cordone ombelicale come quello tra genitori e figli impone. In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.
Luciano Melchionna