'La città del disincanto', al Museo Civico la mostra sulle trasformazioni urbane di Bari del Novecento
Un Petruzzelli modernissimo, una chiesa a largo Due Giugno, via Sparano interamente pedonale già nel 1973, un grattacielo al posto del teatro Margherita.
Sono solo alcune delle sorprese che riserva il Museo Civico di Bari (in via Sagges, a Bari vecchia), da martedì 12 marzo. Alle 18.30 si inaugura: 'La città del disincanto. Architetture dell’ultimo Novecento a Bari', una mostra sulle trasformazioni urbane del Novecento nel capoluogo pugliese.
Ideato e coordinato da Nicola Signorile, giornalista e storico dell’architettura, il progetto è stato realizzato con la partecipazione di Arturo Cucciolla, Nicola Amato, Antonella Calderazzi, Lorenzo Netti, Francesco Gismondi, Enzo Velati e Giuseppe Carlone, che hanno curato le diverse sezioni.
Nicola Signorile introduce il catalogo – edito da Adda - con un saggio sulle «Mitologie della metropoli in espansione».
Una rassegna antiretorica delle visioni e delle autorappresentazioni che hanno accompagnato lo sviluppo urbano di Bari tra Otto e Novecento, dalla fondazione del Borgo murattiano alla Città Levante, dal piano regolatore di Ludovico