La Pasquetta dei nojani chiude i riti della Settimana santa a Noicàttaro
Costruita nel 1123 (secondo un documento conservato del Museo Nicolaiano di Bari), ha attraversato quasi mille anni di storia, tra splendore e degrado, ed è arrivata ai giorni nostri, dopo numerosi restauri e rimaneggiamenti architettonici, per diventare teatro di un’antichissima tradizione degli abitanti di Noicàttaro (Bari), la ‘Pasquetta dei nojani’ (in dialetto, ‘A’Ngrnt’): è la chiesa della Madonna dell’Incoronata (fino al ‘500 Santa Maria del Colonnato), ubicata nell’omonima strada comunale, oggi curata dalla famiglia nojana dei Decaro.
Anche quest’anno l’appuntamento si rinnova, martedì 18 aprile, per una giornata all’insegna della cultura, della convivialità e del contatto con la natura: in programma, dalle 15 alle 21, le visite guidate organizzate dall’associazione Work in Color (workincolor@libero.it), l’esibizione del quartetto d’archi ‘Classici per caso’ e l’immancabile pranzo con quanto resta dell’abbondante pasto pasquale, senza dimenticare la tradizionale messa che qui si celebra una volta all’anno, proprio in questa occasione.
Venerdì sera, intanto, si sono svolte, come di consueto, le processioni più importanti della Settimana Santa di Noicàttaro: quella della Naca, partita dalla Chiesa di Santa Maria della Lama, e quella notturna della Santissima Addolorata, partita dalla Chiesa Madre, dove poi si conclude in mattinata.
Sul versante culturale, prosegue fino a domenica 16 aprile la mostra di sculture dell’artista Gaetano Dibenedetto ‘Tra arte e tradizione’, in corso Roma 31 (giorni feriali: 8-24; giorni festivi: 10-13 e 18-24).