PhEST-Festival internazionale della fotografia a Monopoli
Sarà un evento dai tratti transmediali quello del PhEST, il Festival internazionale della fotografia che dal 15 settembre al 30 ottobre avrà luogo nel centro storico di Monopoli con la partecipazione di 9 artisti di altissima caratura come Alex Majoli, Enri Canaj, Mattia Insolera, Michal Korta, Piero Martinello, Myriam Meloni, Anastasia Taylor-Lind, Marieke van der Velden, Driant Zeneli. Fulcro dell'evento sarà lo spazio del Mediterraneo, attorno a cui graviteranno non solo i maestri della fotografia contemporanea, ma anche le contaminazioni provenienti dal cinema, dalla musica e dall'arte.
PhEST è un'iniziativa promossa dalla Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali e del Comune di Monopoli, con la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e l’organizzazione di ONTHEMOVE, l’associazione culturale promotrice del festival Cortona On The Move. PhEST nasce da una necessità, quella di provare a restituire una voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, quella di ridefinire un immaginario proprio e nuovo. PhEST vuole essere un piccolo nuovo spazio in cui questo dialogo possa trovare rifugio. Perché trovarsi a ridefinire i confini di questo universo in rapido movimento, dove l’avanguardia e la finzione si mescolano al reale, dove tutto si scompone per ricomporsi, può portare ad una comprensione più profonda.
La tre giorni inaugurale parte dunque il 15 settembre con una serie di incontri ed iniziative (tutti a ingresso gratuito) che porranno la Regione Puglia al centro della scena artistica contemporanea del Mediterraneo in un incrocio di visioni, dibattiti, presentazioni, proiezioni e concerti che animeranno il borgo antico di Monopoli. Proprio nella serata di giovedì, alle ore 19,00 nelle sale del Castello Carlo V, si taglierà il nastro inaugurale del PhEST alla presenza delle autorità del Comune di Monopoli e della direzione tecnico-artistica del festival. Dalle 20,00 sarà quindi possibile visitare le mostre della splendida struttura cinquecentesca, mentre alle 22,00 è prevista l'esibizione live in Largo Castello degli Opa Cupa. La formazione salentina realizza infatti un progetto artistico in cui la confluenza di popoli diversi si trasforma nella sincera espressione di una cultura regionale colorita e unica, dove sonorità balcaniche, mediterranee e mediorientali si fondono a quelle bandistiche tipiche della tradizione musicale del Sud Italia per dar vita a un florilegio di ritmi afro-balcan-jazz travolgenti e ricchi di sfumature. Un modello di rinnovamento stilistico che in vent'anni di carriera li ha visti impegnati in un’intensa attività live attraverso Europa e Stati Uniti.
Venerdì 16 settembre la mattinata prevede una serie di visite guidate con alcuni degli artisti protagonisti delle esposizioni. Alle 11,00 si parte con Marieke van der Velden (ritrovo a Porta Vecchia), l'autrice di A Monday in Kabul, un emozionante viaggio alla scoperta della capitale dell'Afghanistan attraverso il racconto di pomeriggi vissuti dagli abitanti della città. Alle ore 12,00 è il turno di Anastasia Taylor-Lind (ritrovo a San Salvatore), la fotografa documentarista di origine anglo-svedese che con Negative Zero racconta paesi e regioni in cui la crescita demografica è pari a zero o addirittura negativa a causa di tasso di natalità in calo, emigrazione e bassa aspettativa di vita. Alle ore 13,00 (ritrovo San Giovanni) Michal Korta realizzerà una visita guidata con firmacopie del suo libro, raccontando il suo viaggio fra Stati Uniti e Balcani in cui illustra persone e luoghi fotografati in un preciso momento storico-geografico.
Nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) il primo piano del Castello Carlo V sarà dedicato alle letture portfolio (attività gratuita, iscrizioni aperte in loco alle ore 13), un'occasione per i fotografi pugliesi di confrontarsi con personaggi di prim'ordine del mondo della fotografia italiano come Renata Ferri (Io Donna), Sandro Iovine (FpMAG), Anna Iuzzolini (Pagina 99), Teodora Malavenda (Maps Magazine), Emanuela Mirabelli (Marie Claire), Daria Scolamacchia (Fabrica) e Maria Teresa Salvati (Slideluck Editorial).
Alle 18.30 il PhEST realizza un gemellaggio con Bitume, il festival di fotografia contemporanea con sede a Lecce attivato alla terza edizione e conclusosi lo scorso 10 settembre. Alle ore 19,00 Mattia Insolera realizzerà una visita guidata (con annesso firmacopie) a 6th Continent, il lavoro nato da un viaggio in barca a vela e sviluppatosi nel corso degli anni in un progetto fotografico sulla cultura mediterranea. Un progetto che poggia su una terra di discordie, che divide nord e sud del mondo, per una visione del mare come un mezzo di trasporto e area di scambio.
Alle ore 20,00 spazio alle immagini in movimento con la proiezione del documentario Stato Islamico: nascita di un format, un evento che si terrà alla presenza degli autori Graziella Giangiulio e Antonio Albanese e del produttore Andrea Patierno. Il progetto analizza con grande profondità l'ISIS, che prima di essere una macchina da guerra è un enorme strumento di propaganda in cui vengono impiegato oltre 100 tecnici occidentali e 40 aziende professionali di produzione e broadcasting. Per due anni sette esperti con differenti competenze hanno analizzato a fondo il labirinto della Rete, monitorando oltre 5000 account sui social network collegati a supporter dell'ISIS nel mondo. Quella che viene rivelata è un'organizzazione tanto esperta nell'utilizzo dei media quanto assetata di sangue.
La serata si chiude poi alle ore 22,30 con il concerto Hobocombo plays Home Movies a Largo Castello, un progetto in cui la musica incontra le immagini dell'Archivio Nazionale dei Film di Famiglia Home Movies per un film in 8mm che narra di un viaggio in Nigeria del 1963. Il tema al centro della performance è l’esotismo, che racchiude film di viaggiatori, esploratori-missionari e turisti-cineamatori, sequenze assai varie per epoca, formato e tipologia. Gli Hobocombo sono Francesca Baccolini e Rocco Marchi, che sonorizzeranno dal vivo la proiezione della pellicola originale con sintetizzatori e campioni, utilizzando anche materiali preparati a distanza da Andrea Belfi.
La giornata di sabato 17 settembre parte nuovamente dal Castello Carlo V, che dalle 10,00 alle 13,00 ospiterà una seconda sessione di letture portfolio (attività gratuita, iscrizioni aperte in loco alle ore 9).
Alle ore 11,00 Myriam Meloni realizzerà una visita guidata (partenza Castello Carlo V) in cui la fotografa italo-francese presenterà Different Shades of Blue, il progetto che esplora le vite di migliaia di persone che nell'Africa subsahariana lasciano i loro paesi nella speranza di un'esistenza migliore in Europa. Una fuga dalla violenza, dalla povertà, dalla guerra e dalla mancanza di opportunità. Alle ore 12,00 la visita guidata sarà realizzata da Alex Majoli (partenza dal Castello Carlo V), il fotografo che col progetto Migranesimo esplora la frammentazione e la polarizzazione dell’identità europea. Un'esperienza visiva in cui si sperimentano scene drammatiche di migranti e rifugiati che lasciano le loro case devastate dalla guerra e dalla povertà e che arrivano stremati sulle spiagge del sud dell’Europa e dei suoi confini orientali. Alle ore 13,00 sarà il turno di Enri Canaj per la visita guidata (partenza SS. Pietro e Paolo) riguardante il lavoro Albania – A Homecoming, in cui l'artista nato a Tirana è tornato da adulto nel suo Paese natale in veste di fotografo alla scoperta di quella cultura e di quelle tradizioni.
Il pomeriggio, alle ore 16,00, si passa al talk dal titolo Migrazione e rappresentazione, al quale intervengono Renata Ferri (photo editor “Amica” e “Io Donna”), Daria Scolamacchia (photo editor, Fabrica) ed i fotografi Myriam Meloni e Alex Majoli.
Alle ore 17,00 spazio per la presentazione del lavoro sui migranti The Wind Cries War di Enri Canaj, in cui viene rappresentata la situazione della guerra civile in Siria e il ruolo della Grecia come punto di ingresso verso l'Europa. Un ritratto di come molte di queste persone non riescono a completare il loro viaggio, annegando nelle acque del Mediterraneo, mentre altri raggiungono l'Europa dell'ovest, passando attraverso Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia e Germany.
A seguire verrà proiettato, alla presenza degli autori, il documentario di Marieke van der Velden e Philip Brink The Island of All Together, un lavoro basato sul dialogo e che mostra i rifugiati che hanno attraversato il mare dalla Turchia per arrivare sull'isola greca di Lesbo. La ricerca di un rifugio sicuro nell’Unione Europea, durante il quale i registi hanno invitato turisti e rifugiati a parlarsi, a raccontarsi della vita, stando seduti su una piccola panca di fronte al mare.
Alle ore 18,00 vi sarà poi la presentazione di “Maps magazine”, un magazine indipendente cartaceo e online che punta alla ricerca nel campo dei progetti di innovazione fotografica dell'orbita mediterranea. Saranno presenti Teodora Malavenda, editor in chief, e il collettivo Rumore Pair rappresentato da Maria Palmieri e Domenico d’Alessandro.
Alle 19.30 spazio al talk: ”Lo sguardo di mezzo”, realtà e finzione nel cinema con Antonello Faretta, regista di Montedoro, mentre dalle ore 22.30 vi saranno le proiezioni serali con Lensculture (selezione di artisti dei Balcani), i lavori degli studenti della scuola F.project (scuola di fotografia e cinematografia di Bari) e la selezione speciale per PhEST realizzata da SlideLuck Editorial.