“Premio Morris Maremonti”, la finale del festival nazionale della musica emergente
Sabato 9 novembre al Garage Sound Music Club di Bari, a partire dalle ore 21, la finale del “Premio Morris Maremonti”, il festival nazionale della musica emergente organizzato dall’associazione “Gli Amici di Morris” onlus in collaborazione con “Garage Sound Music Club” e con il patrocinio di Comune di Bari, Regione Puglia e Fondazione Puglia.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, intende ricordare la figura di Maurizio Maremonti, in arte Morris, autore e front-man della rock-band barese “One Way Ticket”, colpito dalla sindrome neurologica “Locked in” e scomparso a soli 38 anni.
I dettagli e le finalità dell’evento sono stati illustrati questa mattina a Palazzo di Città alla presenza dell’assessora alle Culture Ines Pierucci e del presidente della commissione Culture Giuseppe Cascella da Italo Maremonti, presidente della onlus e fratello di Maurizio.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Guido Lioi, batterista degli “One Way Ticket” (attualmente batterista della “CSF e il nomade venerabile”) e l’attore e cantante barese Davide Ceddìa.
L’associazione “Morris Maremonti” ha lo scopo di raccogliere fondi per poter aiutare, attraverso la musica, persone in stato di Locked in e finanziare la ricerca su questa sindrome e, nello stesso tempo, ricercare sul territorio nazionale nuovi talenti nel campo della musica emergente, da presentare e promuovere al pubblico e agli addetti ai lavori.
Nel 2015 e nel 2016 la onlus ha realizzato due edizioni del Premio musicale “Morris Maremonti”, a Polignano a Mare e a Bari : con i fondi raccolti, sono state acquistate delle apparecchiature elettromediacali poi donate alla casa di cura Villa Verde di Lecce e alla cooperativa sociale ZIP.h onlus di Bitonto.
Il ricavato di questa terza edizione del premio sarà consegnato alla ASL di Bari e destinato al nuovo Centro Risvegli dell’ospedale Fallacara di Triggiano.
Info: Gli Amici di Morris
La Locked-in syndrome è uno stato di vigilanza e consapevolezza accompagnato da tetraplegia e paralisi degli ultimi nervi cranici che risulta nell’incapacità di modificare l’espressione facciale, muoversi, parlare o comunicare, eccetto attraverso movimenti codificati degli occhi.