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Resistenza batterica: incremento allarmante - Convegno a Bari

Il paziente respiratorio sotto attacco: nuovi ceppi patogeni sopravvivono agli antibiotici. Nuovo traguardo della ricerca: una diagnosi in 2 settimane. La gestione del paziente complesso nell’evento formativo curato da Piero Visaggi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Bari, 10 marzo 2018 Bari, Villa Romanazzi Carducci L’allarmante incremento del fenomeno della resistenza batterica, con nuovi ceppi patogeni resistenti a molte delle molecole antibiotiche disponibili, e la gestione del paziente respiratorio sotto attacco sono i temi al centro dell’evento scientifico Le malattie polmonari ostruttive croniche e le comorbilità, che si svolgerà a Bari sabato 10 marzo presso Villa Romanazzi Carducci. “Gli scopi di questo corso – spiega Piero Visaggi, presidente della sezione Puglia della Società italiana di Pneumologia e referente dell’evento – riguardano - sulla base dei connotati tipici delle malattie ostruttive respiratorie caratterizzanti la loro storia naturale - l’individuazione dei corretti iter diagnostico-terapeutici al fine di ottenere il controllo delle malattie”. La novità infatti, è che la ricerca oggi consente di effettuare una diagnosi completa in 2 settimane, considerando l’interdisciplinarietà di approccio, ovvero non solo pneumologico, ma coinvolgendo anche il cardiologo, l’otorino, l’endocrinologo e il medico di famiglia. Una piccola grande rivoluzione, dunque. “Abbiamo cominciato un anno fa – aggiunge Visaggi – nel coinvolgere durante gli eventi formativi, direttamente il paziente: è lui, infatti, che orienta gli specialisti con la sua testimonianza e li aiuta nelle scelte gestionali”. Durante il corso ampio spazio sarà dedicato alla parte pratica con l’interpretazione e la refertazione da parte di tutti i partecipanti di esami diagnostici, la discussione di casi clinici, e le esercitazioni pratiche.
 L’impatto clinico, sociale e assistenziale di queste malattie può essere opportunamente affrontato, insieme a una riduzione del ricorso alle prestazioni specialistiche, attraverso la ridefinizione dei ruoli delle varie figure sanitarie mediche e non (infermieri, fisioterapisti, tecnici di laboratorio) che supportino i medici nella loro attività sul territorio, nonché dalla creazione di un livello di competenza professionale della Medicina generale organizzata nelle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) che funga da “first opinion” tra il medico e le prestazioni specialistiche di secondo livello che è rappresentato dal medico generalista con speciale interesse per le malattie respiratorie. “L’identificazione di questa nuova competenza professionale della Medicina generale – spiega ancora Visaggi – implica la definizione della posizione, delle attrezzature, della logistica, delle competenze che tale figura dovrà possedere. Queste definizioni saranno poi rese materia concreta, utile alla costruzione di questo profilo”. L’evento – che sarà svolto in collaborazione con la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) – avrà anche l’obiettivo di produrre un documento che sarà poi lo standard di riferimento per la formazione e l’accreditamento dei professionisti, la realizzazione pratica del servizio nonché il monitoraggio di quest’ultimo. L’evento formativo è rivolto a 70 medici e infermieri di area interdisciplinare.

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