A Noicattaro “To be or not to be…bop” con la poetessa Silvana Kühtz, i musicisti Andrea Gargiulo e Luigi Tannoia
La potenza della poesia, la forza coinvolgente della musica e la bellezza della storia della vita di tutti i giorni. “To be or not to be…bop” con la poetessa Silvana Kühtz, i musicisti Andrea Gargiulo e Luigi Tannoia è uno spettacolo unico nel suo genere. Domenica 22 luglio a Noicattaro, nella sede della Fondazione Dottor Petruzzi (via Console Positano, 17). Inizio ore 21, ingresso 8 euro.
Attraverso i racconti stravaganti a tratti leggendari di Pannonica, detta Nica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild de Koenigswarter,lo spettacolo porta il pubblico a calarsi nell’atmosfera dell’epoca del jazz. Siamo nella New York degli anni ‘40. Miles Davis, Chat Beker, Thelonious Monk, Billie Holliday non avevano ancora idea che stavano scrivendo la storia di un nuovo genere musicale: il Jazz.
A rievocare quell’epoca, con quelle sonorità nuove sono le parole di Pannonica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild, mecenate e appassionata nel mondo del jazz che abbandonò la società britannica ricca di glamour per immergersi nel mondo della musica a cui sentiva di appartenere.
“Non è
che i jazzisti muoiano giovani, è che invecchiano più in fretta,
vivono mille anni nella musica che suonano”.
Attraverso le parole di Pannonica, Silvana Kühtz ricostruisce le personalità dei grandi del jazz, con gli aneddoti ricercati, le fotografie originali, gli episodi e gli incontri realmente accaduti. La storia è accompagnata della musica dei grandi jazzisti, arrangiata al piano dal maestro Andrea Gargiuloe alla tromba da Luigi Tannoia. Emerge una storia nuova, originale, oltre i libri del jazz: come quella in cui la baronessa si trasferì nella suite dell’hotel Stanhope di New York dove ospitò Thelonious Monk e dove poi morì improvvisamente Charlie Parker. O come quella in cui si racconta che la baronessa vivesse con moltissimi gatti, forse trecento.
Semplici ingredienti eppure lo spettatore, che sia amante e conoscitore del genere o no, si trova proiettato in un’atmosfera in cui i suoni del sassofono di Charlie Parker o la tromba di Miles Davis sono ritmi inconfondibili, i ritmi del bepop che dà anche il nome allo spettacolo, il jazz della fine degli anni 30, quando non è più ballabile ma diventa linguaggio per ascoltatori attenti.
Gli spettatori sono trasportati da musica, parole e fotografie proiettate sulla scena, in un periodo che ha visto i grandi protagonisti della storia della musica afro-americana vivere, amare, soffrire per affermare il loro diritto ad esprimersi. Prossimo appuntamento, domenica 22 luglio a Noicattaro, nella sede della Fondazione Dottor Petruzzi (via Console Positano, 17). Inizio ore 21, ingresso 8 euro.