World Press Photo, a Bari le immagini che raccontano il mondo
Le emozioni di uno scatto perfetto, le storie che uniscono il mondo come recita il telo sulla facciata dell’ex mercato del pesce di Bari (piazza Ferrarese), le testimonianze di vita e di luoghi lontanissimi da noi. Anche quest’anno Bari ospita il World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall'omonima fondazione olandese dal 1955.
La mostra, grazie all’impegno di Cime di Vito Cramarossa, è giunta alla sua quinta presenza nella nostra Regione. L’inaugurazione si terrà venerdì 17 maggio alle 18.30 al Teatro Margherita, mentre la mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 giugno. Ospite della serata sarà il direttore generale della Fondazione World Press Photo di Amsterdam, Lars Boering. Parteciperanno il sindaco di Bari e il presidente della Regione Puglia. Alle 20.30 è prevista l'apertura al pubblico (chiusura alle 23.00).
Bari è tra le prime 10 città al mondo, tra le 100 in 45 Paesi, ad ospitare il Word Press Photo. Un evento sempre più atteso e che di anno in anno si conferma una delle tappe più importanti della primavera del capoluogo pugliese, grazie anche al sostegno di Regione Puglia, Assessorato all’industria turistica e culturale gestione e valorizzazione dei beni culturali e Comune di Bari. L’iniziativa gode inoltre del supporto di Aeroporti di Puglia, Ordine dei Giornalisti di Puglia; Università degli Studi di Bari; Politecnico di Bari e Accademia delle Belle Arti di Bari, oltre che di supporter privati e partner tecnici che ogni anno contribuiscono a rendere possibile questa mostra.
Cime da anni si occupa dell'organizzazione di eventi nazionali ed internazionali, rappresentando uno tra i più importanti exhibition partner in Europa della Fondazione World Press Photo di Amsterdam, che dopo Bari, esporrà la mostra nelle altre quattro città.
L'INAUGURAZIONE
L’allestimento del Teatro Margherita che ospiterà le foto vincitrici del concorso 2019 sarà arricchito quest'anno dalla presenza delle luminarie Paolicelli Design, fortemente volute da Cime per rendere omaggio a una delle tipicità pugliesi. Un mondo tutto da scoprire quello che si aprirà agli occhi del pubblico che, nella serata inaugurale, assisterà anche all’intervento di danza contemporanea e con il cerchio aereo, in una speciale rielaborazione creata ad hoc per questa occasione dalla compagnia ResExtensa di Elisa Barrucchieri.
LA MOSTRA
In mostra a Bari nel Teatro Margherita ci saranno le 140 foto selezionate come immagini che raccontano il 2018. Naturalmente sarà esposta la vincitrice del World Press Photo of The Year 2019 Crying Girl on the Border di John Moore dell’agenzia Getty Image. L’immagine ritrae una bambina honduregna di circa due anni, Yanela, in un pianto disperato mentre sua madre, Sandra Sanchez, che la teneva in braccio, è costretta a metterla a terra mentre viene perquisita da un agente della polizia di frontiera americana al confine con il Messico.
Le foto vincitrici di quest’anno sono state scelte tra le 78.801 fotografie di 4.738 fotografi che hanno partecipato al concorso da 129 Paesi diversi. La giuria che le ha selezionate era presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographic che si occupa di contenuti visivi. Tra i giurati c’erano anche il fotografo Neil Aldridge, la curatrice Yumi Goto, il fotografo di Getty Images Nana Kofi Acquah, il responsabile dei progetti speciali di TIME Paul Moakley, la fotogiornalista Alice Martins e la fotogiornalista di Associated Press Maye-e Wong.
La novità di quest’anno all’interno delle categorie premiate è stata l’introduzione del premio World Press Photo Story of the Year assegnato al fotografo “la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto storie fotografiche con eccellenti editing, circa un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Ad aggiudicarsi la vittoria in questa nuova sezione è stato l’olandese Pieter Ten Hoopen con con il progetto The Migrant Caravan: un foto-racconto, realizzato tra ottobre e novembre scorsi, dedicato all’immigrazione e alla più grande carovana di migranti partita dall’Honduras (e che ha raccolto persone da Nicaragua, El Salvador e Guatemala) e diretta negli Stati Uniti con oltre 7000 persone, tra cui almeno 2.300 bambini (secondo quando affermato dalle agenzie delle Nazioni Unite).
All'interno del Teatro Margherita gli spettatori avranno una sorpresa. Quest’anno infatti Cime ha deciso di ospitare le opere dei vincitori della sezione Digital Storytelling, arrivato alla nona edizione e presentato per il primo anno in Italia e a Bari.
Oltre ai 140 scatti fotografici i visitatori potranno ammirare quindi i video racconti realizzati da giornalisti visivi, produttori o narratori digitali con l’uso della tecnologia digitale e fruibili con smartphone o tablet. Per ammirarli ci saranno quindi un monitor per i video interactive e due sale dedicate ai video (short e long). Una sezione che per il 2019 ha introdotto i premi per il progetto interattivo dell'anno e il video online dell'anno selezionati tra le 300 produzioni pervenute (77 progetti interattivi, 140 video brevi e 83 video lunghi) da una giuria composta da cinque esperte di multimedia la cui presidente è stata Zahra Rasool, responsabile dello studio Contrast VR di Al Jazeera.
ITALIANI IN MOSTRA
Cinque i lavori degli italiani in mostra al Teatro Margherita. Appartiene al reportage “La crisi del lago Ciad” la foto di Marco Gualazzini, dell’agenzia Contrasto, primo premio per la sezione Ambiente. È Lorenzo Tugnoli, sempre dell’agenzia Contrasto, invece il vincitore del primo premio nella sezione Notizie Generali con il reportage “La crisi in Yemen” realizzata fotografando i campi dei rifugiati, gli ospedali e la linea del fronte. Sarà esposto anche lo scatto di Daniele Volpe, fotografo indipendente, secondo premio foto singole per la sezione Notizie Generali con “Still Life Volcano”.
E ancora, ospiti della sezione Digital Storytelling saranno Matteo Delbò, filmaker, attualmente collaboratore Rai, con Chiara Avesani, giornalista free lance, con collaborazioni con Report (Rai) o Sky News come corrispondente da Mosul, autori del video “Ghadeer”. Il lorolavoro è risultato vincitore del terzo premio nella categoria short, nonché prima storia del progetto “Frontline of peace”: documentari web sugli sforzi di ricostruzione in Iraq.
GLI EVENTI COLLATERALI
Come ogni anno CIME, durante il periodo espositivo, organizza incontri di approfondimento sul mondo del fotogiornalismo confotoreporter di fama internazionale, per la maggior parte vincitori del WPP. Ogni Sabato è in programma una public lecture. Il 23 Giugno alle ore 20.00 ci sarà infine la cerimonia di chiusura.
PROGRAMMA DI EVENTI
18 Maggio ore 19.00
Public Lecture con Francesco Bellina e Giacomo Zandonini, autori del foto-reportage “Tanakra”
La storia delle donne di Agadez in Libia, che dal relativo benessere generato dal transito migratorio nel villaggio sahariano, sono cadute in una inaspettata povertà con l’avvio delle politiche di contrasto all’immigrazione promosse dall’UE. Il reportage racconta delle nuove sfide della popolazione e di come questa si organizza per affrontarle.
25 Maggio ore 18.00
Public Lecture con Chiara Avesani e Matteo Delbò, autori del video documentario “Ghadeer” - 3° classificato World Press Photo Digital Storytelling Contest, Short video
Il documentario racconta di Ghadeer, un giovane giornalista di Mosul di ritorno nella sua città ormai devastata dalla guerra. La speranza di Ghadeer nasce dalla storia: dalla ricostruzione dell’Europa dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.
1 Giugno ore 18.00
Public Lecture con Marco Gualazzini, autore del foto-reportage “The lake Chad crisis” -
1° classificato per World Press Photo Contest, Environment, Stories
Racconta la storia della grave crisi umanitaria in corso nel bacino del lago Ciad dovuta alla desertificazione del lago causata negli ultimi decenni dal riscaldamento globale. Una ricerca alla radice dei fenomeni principali che investono l’Africa, il bacino del Mediterraneo e l’Europa intera.
8 Giugno ore 18.00
Public Lecture con Nadia Shira Cohen, autrice del foto-reportage “God's Honey” - 2° classificato 2019 World Press Photo Contest, Environment, Stories
Questa serie di scatti che racconta il disastro ambientale e umano causato dalle attività agricole intensive e la loro influenza sulle produzioni artigianali di qualità, come il miele di Xmabén, in Mexico.
15 Giugno ore 18.00
Talk con Enrico Stefanelli, Direttore del PhotoLux Festival
I-ΣMIGRAZIONI è una mostra che racconta i fenomeni migratori a partire dalla diaspora italiana dall’inizio del XX secolo fino al secondo dopoguerra con il flusso costante di persone verso il resto del mondo e fino alla all’attuale crisi migratoria nel Mediterraneo.
LA SCHEDA
WORLD PRESS PHOTO 2019 – Bari
Dal 17 maggio al 23 giugno (Teatro Margherita)
Orari di Apertura
Lunedì - Giovedì 10:30 | 20:30 - (ultimo ingresso ore 19:30)
Venerdì - Domenica: 10:30 | 22:00 - (ultimo ingresso ore 21:00)
Biglietti:
TICKET INTERO € 6,50
TICKET GIORNALIERO (audioguide in omaggio) € 7,50
UNDER 25 | OVER 65 € 5,00
GRUPPI (min 15 persone) € 5,00
SCUOLE € 4,50
MARTEDÌ UNIVERSITARIO € 4,50
DIVERSAMENTE ABILI INGRESSO GRATUITO
BAMBINI UNDER 12 INGRESSO GRATUITO
GIORNALISTI CON ACCREDITO* INGRESSO GRATUITO
CATALOGO € 25,00
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