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“Tanto fumo poco arrosto”: secondo la Fsi inconcludente l’incontro tra la regione ed i sindacati sul tema del super lavoro in sanità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Si è tenuto ieri, presso la sede regionale dell’assessorato alla salute a Bari, l’incontro tra le OOSS, l’assessore alla salute Dott. Emiliano M. e il Direttore della programmazione sanitaria Dott. Gorgoni per un confronto sulla problematica riveniente dalle disposizioni di cui alla L.161/2014 in materia di orario di lavoro.
Nel suo breve intervento alla riunione il Presidente della Regione Puglia Emiliano con delega alla sanità relativamente alla scadenza del 25 novembre dettata dalla L. 161/2014 parla di un “fulmine a ciel sereno”, fulmine che era però nell’aria da molto tempo. 
Il Dott. Gorgoni, dopo un ampia esposizione sulle gravi criticità in cui versano le strutture sanitarie pugliesi, si è soffermato sui dati relativi alla carenza dei dirigenti medici che ammonterebbe a circa 900 unità, delle quali, solo una parte saranno compensate dalle eventuali procedure concorsuali e di stabilizzazione. 
Relativamente al comparto - ovvero per gli infermieri, i fisioterapisti, le ostetriche, i tecnici sanitari e gli OSS -  nulla è dato sapere, se non l’aver delegato ai direttori generali l’avvio delle consultazioni con le organizzazioni sindacali a livello locale entro e non oltre la settimana prossima, come da circolare già in loro possesso, al fine di trovare soluzione sulla questione degli orari di lavoro ai sensi del Dlgs 66/2003. 
Sembrerebbe l’ennesimo scaricabarile. Il Segretario Regionale dalla FSI (Federazione Sindacati Indipendenti) Michele Schinco nel suo intervento ha stigmatizzato la mancanza dei dati sulle carenze organiche relative al comparto, in quanto non è possibile parlare di riorganizzazione del sistema in mancanza di dati reali. Inoltre, Schinco nel suo intervento ha rappresentato che l’incontro non ha dato quelle risposte sperate e che pertanto la FSI dopo aver già diffidato Regione e Aziende Sanitarie avvierà, sin dalla prossima settimana, un’azione di controllo e verifica su tutto il territorio regionale, sul rispetto delle 11 ore di riposo tra un turno di lavoro e l’altro, in mancanza “saremo costretti, nostro malgrado ad adottare tutti gli strumenti messi a disposizione dal legislatore al fine di garantire i diritti sacrosanti dei lavoratori che rappresentiamo”. 
Infatti, la FSI ha dato mandato a tutte le segreterie territoriali di vigilare sulla piena applicazione del disposto normativo. Sempre secondo la FSI regionale, la soluzione della problematica passa solo ed esclusivamente mediante la rideterminazione delle piante organiche e lo sblocco del turnover, non soltanto della dirigenza ma dell’intero comparto sanità. 
 

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