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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Inquinamento Cala Corvino, Cippone: "L'Arpa è preoccupata"

A più di due settimane dall'attuazione da parte dell'Arpa dei prelievi nel 'mare nero' di Cala Corvino a Monopoli, i risultati ancora latitano. Ma la preoccupazione sale

E' passato oramai più di un mese (era il 27 luglio quando si è avuto il primo sversamento) dall'inizio dell'odissea del 'mare nero' di Cala Corvino a Monopoli ma, a tutt'oggi, le cause sono ancora ignote. L'Arpa infatti, nonostante i prelievi effettuati il 4 agosto scorso, non ha ancora fornito i risultati degli esami e non ha dato nessuna risposta ai continui e ripetuti sversamenti avuti nello specchio antistante la Grotta delle Vergini, soprattutto nell'ultima settimana. Come fatto circa un paio di settimane fa, abbiamo intercettato telefonicamente Donato Cippone, membro del Comitato per la tutela delle coste di Cala Corvino, per avere ragguagli circa la situazione. Cippone, a differenza di due settimane fa, esprime un po' di preoccupazione in merito alla vicenda: "Abbiamo notato una visibile preoccupazione fra i tecnici dell'Arpa. Il tecnico specializzato, un biologo marino, ritiene che sia presente nelle acque acido solfidrico. Oggi pomeriggio dovremmo essere in possesso dei risultati delle analisi fatte da noi del Comitato in via privata visto che l'Arpa ancora non ci ha fornito risposte. Abbiamo avuto, però, delle nuove informazioni - seguita Cippone -. Ci hanno detto, ad esempio, che Monopoli non ha condutture fognarie che portano gli scarichi al largo bensì lo scarico avviene spesso in battigia. Questo crea molti disagi perchè, soprattutto in estate, aumentando la densità della popolazione, le fogne ovviamente non ce la fanno e c'è un versamento della fogna nera in quella bianca con il rischio di trovare in mare qualsiasi cosa. Può darsi che l'Arpa, a differenza di quanto successo la volta scorsa, inibisca la balneazione per il tratto di costa dove c'è lo sversamento del liquido nero però, attualmente, non abbiamo notizie ufficiali".

Alla domanda relativa alla frequenza degli sversamenti avuti nelle ultime due settimane, Cippone risponde così: "E' stato quasi costante con dei picchi avuti il 4 e il 27 agosto. Visto quanto carpito ieri dai tecnici dell'Arpa, non vorremmo avere qualche spiacevole sorpresa ritrovandoci davanti a degli inquinanti tossici considerando che, in questo periodo, la balneazione non è stata vietata e molta gente ha continuato a fare tranquillamente il bagno nella zona".

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