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Acquedotto Pugliese, il M5S attacca Emiliano: "No a privatizzazioni o svendite"

I consiglieri regionali pugliesi:" Diverse mosse degli ultimi mesi fanno capire che il governatore vorrebbe svendere il servizio idrico integrato. Non possiamo restare a guardare"

“Il futuro dell’Acquedotto pugliese per il M5S è uno solo: la trasformazione in ente di diritto pubblico. Così è stato deciso dai pugliesi con il voto al referendum del 2011" e il governatore Emiliano "ha dimostrato di non nutrire alcun interesse per la loro opinione". I consiglieri regionali pugliesi del M5S hanno convocato, questa mattina, una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione di AqP, accusando il governatore di voler percorrere una strada sempre più vicina alla privatizzazione: "Diverse sono state le 'mosse di Emiliano - affermano - che in questi mesi hanno dimostrato una volontà politica di svendere il Servizio Idrico Integrato".

"Evidentemente il consenso popolare, che tira in ballo con raccolte firme e referendum, gli interessa solo quando gli fa comodo politicamente. Come spesso accade alle parole di Emiliano che servono solo a guadagnarsi titoli di giornale e comparsate negli studi tv nazionali, non seguono i fatti. Ma se il Presidente pensa ancora una volta di trattare la Puglia come 'cosa sua' si sbaglia di grosso. Se si rifiuta di convocare il tavolo tecnico, a questo punto bypasseremo la sua volontà e chiederemo che ad istituirlo sia quello stesso Consiglio che il 1 agosto ha votato all’unanimità la nostra mozione".

Il M5S, inoltre, critica l'ipotesi del "passaggio delle funzioni irrigue dai Consorzi di Bonifica ad AqP evidentemente con lo scopo di rendere più succulento per i privati il 'pacchetto Acquedotto' " e "la possibilità di voler passare le quote ai Comuni. Noi non siamo rimasti a guardare - hanno proseguito - e oltre a richiedere l’istituzione del tavolo tecnico con la mozione di cui sopra e ad ottenere il rinvio delle assunzioni del presidente e dei 4 dirigenti, abbiamo depositato numerose richieste ufficiali indirizzate al presidente De Sanctis, chiedendo sia il Piano Strategico di Sviluppo di AqP che il Piano di Sviluppo del Personale: documenti che De Sanctis si è sempre rifiutato di fornirci e che probabilmente neanche esistono. Non c’è più tempo:  in assenza di qualunque tipo di azione fino al 30 giugno 2018 l’AIP (Autorità Idrica Pugliese) dovrà indire la gara e il Servizio Idrico Integrato passerà al miglior offerente: probabilmente un privato. Chiederemo al Consiglio - concludono - di istituire il tavolo tecnico in attesa che Emiliano esca dagli studi televisivi e si ricordi di governare la Puglia".

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