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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bando per fornitore unico distribuzione gas, il centrodestra: "Basta con le proroghe"

I consiglieri di opposizione a Palazzo di Città: "Mettere in pratica una legge che prevede tempi precisi e numerosi vantaggi per la cittadinanza"

"Serve attivare una legge per rendere disponibili vantaggi per i cittadini": il centrodestra scrive alla Regione Puglia chiedendo di sollecitare il Comune di Bari ad attivare il bando di gara per la concessione del servizio pubblico di distribuzione del gas. Il capoluogo è al vertice del raggruppamento Atem Bari 1 Nord che comprende in tutto 15 Comuni dove attualmente insistono tanti singoli operatori che espletano il servizio. La norma per favorire la concorrenza nel mercato del gas naturale era contenuta nel decreto 69/2013, modificato poi dalla legge 21 del 2016. Diverse proroghe alla pubblicazione della procedura di gara hanno finora impedito l'avvio del bando.

"La Regione si attivi quanto prima"

Il centrodestra al Comune di Bari, nel corso di una conferenza alla quale hanno partecipato i consiglieri Giuseppe Carrieri, Filippo Melchiorre (Fd'I), Romeo Ranieri (Ap) e Fabio Romito (Di-Misto), annuncia di aver inviato una lettera al presidente Emiliano: "La Regione - spiega Carrieri - entro circa 60 giorni deve sollecitare il Comune di Bari per far avviare la gara entro sei mesi. Se non vi saranno azioni da parte del governo regionale scriveremo al Ministero dello Sviluppo Economico per intervenire. Sulla questione ci dicono che ci sarebbero difficoltà tecniche e organizzative da parte con i Comuni che fanno parte dell'ambito territoriale. Riteniamo che invece ci siano problemi nel trovare il partner finanziario che con Amgas possa partecipare alla gara dove ci vorranno ingentissime risorse per indennizzare i proprietari delle reti di tutti i Comuni. Per ora la cosa fondamentale è mettere in pratica una legge che prevede tempi precisi".

Melchiorre: "Numerosi vantaggi"

Per Filippo Melchiorre sarebbero molti i vantaggi per la cittadinanza: "Ad esempio, si potrebbero fissare un canone di concessione a mettere a gara e un reddito annuo per i Comuni tariffariamente stabilito. Inoltre verrebbero versati un corrispettivo una tantum a copertura di spese di gara, una quota di devoluzione ai Comuni delle reti di nuova costruzione, uno sconto all'utente sulla tariffa di distribuzione e al contributo di allaccio oltre alla realizzazione di opere di efficientamento energetico e gestione. L'inerzia dell'amministrazione Decaro è sotto gli occhi di tutti e tra qualche giorno se ne renderanno conto".

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