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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"No alle dimissioni in bianco", l'appello di Gentile e Molendini al ministro Fornero

L'assessore al Welfare e la Consigliera Regionale di Parità aderiscono all'iniziativa nazionale "188 firme per la legge 188" per chiedere al ministro del Lavoro il ripristino della legge contro le dimissioni in bianco

Una giornata di iniziative a livello nazionale per chiedere il ripristino della legge 188 contro le "dimissioni in bianco". E' questo l'obiettivo delle donne promotrici dell'appello "188 firme per la legge 188", al quale hanno aderito in Puglia anche l'assessore al Welfare Elena Gentile e la Consigliera Regionale di Parità Serenella Molendini

“E’ un appello al Ministro Fornero – scrivono Gentile e Molendini - che vuole attraversare l’Italia intera da Nord a Sud. Ben 886 donne si sono dimesse in Puglia nel 2011 a seguito di maternità. Quante sono le donne che lo hanno fatto volontariamente, quante quelle costrette? E’ di questi giorni la denuncia del coordinamento giornalisti precari che anche un servizio pubblico come la RAI abbia inserito una gravissima clausola contrattuale antimaternità profondamente discriminatoria nei confronti delle giornaliste con partita IVA. «Nel caso di sua malattia, infortunio, gravidanza, causa di forza maggiore o altre cause di impedimento insorte durante l'esecuzione del contratto, Ella dovrà darcene tempestiva comunicazione. Resta inteso che, qualora per tali fatti Ella non adempia alle prestazioni convenute, fermo restando il diritto della Rai di utilizzare le prestazioni già acquisite, le saranno dedotti i compensi relativi alle prestazioni non effettuate. Comunque, ove i fatti richiamati impedissero a nostro parere, il regolare e continuativo adempimento delle obbligazioni convenute nella presente, quest'ultima potrà essere da noi risoluta di diritto, senza alcun compenso o indennizzo a suo favore»". "Con l’abolizione della legge - sottolineano - oggi non c’è un reale strumento per prevenire e contrastare tale abuso. Una prassi illegale che coinvolge in Italia soprattutto le donne. Infatti, in percentuale i dati sono il 60% delle lavoratrici donne e il 40% dei lavoratori".

La legge 188, messa a punto e approvata dal governo Prodi all'inizio del 2008, si proponeva di contrastare il fenomeno delle cosiddette "lettere di dimissioni in bianco", ovvero lettere di "finte dimissioni volontarie" firmate dai dipendenti al momento dell’assunzione per poter poi essere eventualmente utilizzate al momento di una gravidanza o di un infortunio. Per evitare che tali situazioni potessero verificarsi, la legge 188 imponeva che le dimissioni fossero presentate su moduli identificati da codici alfanumeri progressivi, e validi non oltre 15 giorni dalla data emissione. La legge, tuttavia, entrò in vigore poco prima della caduta del governo Prodi, e fu cancellata pochi mesi dopo dal successivo governo Berlusconi.

“La Ministra Fornero – affermano Gentile e Molendini - sollecitata dalle promotrici dell’appello “188 firme per la legge 188”, ha espresso consapevolezza del problema e la volontà di trovare una soluzione in tempi brevi. Ecco noi oggi, in contemporanea alle tante iniziative in tutta Italia, vogliamo sostenere l’urgenza di questo problema e pensiamo che sarebbe un bel segnale di discontinuità, dopo tanti sacrifici chiesti alle donne e agli uomini di questo Paese che l’8 marzo il Presidente Monti e la Ministra Fornero annunciassero il ripristino della Legge 188”.

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