A Bari la prima conferenza regionale sulla famiglia, Emiliano: "Luogo di partecipazione oltre le divisioni ideologiche"
L'iniziativa mirata alla costruzione di un "piano regionale". Il governatore: "Una conferenza di pace tra mondi opposti che hanno opinioni diverse sulla famiglia"
Una "conferenza di pace tra mondi opposti che hanno opinioni diverse sulla famiglia". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha salutato questa mattina l'avvio dei lavori della Prima Conferenza regionale sulla famiglia. Nelle intenzioni della Regione, la prima di un processo partecipativo che porterà, tra marzo e aprile del prossimo anno, alla scrittura del nuovo Piano regionale sulle politiche familiari.
"Partecipazione oltre le divisioni ideologiche"
"È una Conferenza - ha detto Emiliano - che sta provando a costruire, per la prima volta nella storia della Regione e non solo, una visione politica e partecipata della condizione della famiglia pugliese che unisca ciò che la realtà ci pone davanti agli occhi, senza distinzioni o divisioni ideologiche. Noi non siamo qui per giudicare l’evoluzione del rapporto tra ciò che è tradizionale e ciò che non lo è". "È una Conferenza che è stata sollecitata dal basso – ha precisato il Presidente della Regione - che sta praticando il metodo della partecipazione. Questo luogo vuole essere un luogo plurale e comune, dove la riappacificazione sul concetto che vogliamo affrontare mi sembra a portata di mano. Mi impegno a nome anche di tutto il consiglio regionale, a fare buon uso, nel meccanismo della democrazia rappresentativa, di tutti gli indirizzi che raccoglieremo e se non accoglieremo qualcosa, dovremo dare spiegazioni del perché non l’abbiamo accolta”. "Non è una conferenza dove la famiglia di sinistra combatte con la famiglia di destra - ha precisato il Presidente - questa è una conferenza dove tutti insieme, finalmente deponendo le armi perché questo non è il terreno giusto per il conflitto ideologico, tentano di costruire delle politiche concrete, ma anche degli sguardi ideali che rafforzino l'idea del cerchio di amore. Alla base della famiglia ci sono i cerchi d'amore che ovviamente non possono essere previsti tutti nei dettagli dalla Costituzione e dalle leggi, seguono un loro percorso meraviglioso che noi intendiamo osservare e sostenere".
Denatalità: in Puglia poche nascite
Uno dei temi della Conferenza sul quale si è intrattenuto anche il presidente Emiliano è quello della denatalità. "In Puglia nell’ultimo anno – ha detto Emiliano – sono nati pochissimi bambini, solo 31.000 nell'ultima rilevazione, e questo evidentemente sta provocando una compromissione delle possibilità di futuro della Regione stessa perché un numero così basso di nati impedisce alla Regione di funzionare e immaginare un futuro. Noi abbiamo un compito – ha concluso il Presidente - che è quello di assicurare la prosecuzione della civiltà umana attraverso certamente gli investimenti in cultura ed in economia, ma anche aumentando la natalità".
"Un piano di politiche per le famiglie: Puglia apripista"
Nel corso della sessione inaugurale è intervenuto anche il Presidente Forum Nazionale delle Associazioni familiari Gianluigi De Palo che ha ricordato come "sia inedito, in Italia, il percorso partecipato dal basso che si avvia oggi e che porterà alla redazione di un piano di politiche per le famiglie". "Generalmente succede il contrario – ha detto De Palo – la Puglia sta facendo da apripista per le altre regioni e sta creando un precedente. E questa è una cosa estremamente interessante. C'è bisogno di politiche familiari perché l’Italia è un Paese che sta morendo. Il mio auspicio è che si vada in Italia oltre le dinamiche ideologiche, si lavori tutti insieme per il bene della famiglia e soprattutto mettendo al centro i figli perché sono un bene comune di tutti". "Mettiamo al centro la natalità – ha continuato De Palo – in modo tale che le tante associazioni presenti oggi, anche differenti tra loro, possano costruire insieme le politiche per la famiglia. Io personalmente credo che una famiglia debba essere messa nelle condizioni di mettere al mondo un figlio perché oggi, in Italia, la seconda causa di povertà è la nascita di un figlio dopo la perdita del lavoro del capofamiglia. Oggi i giovani vanno all'estero per cercare lavoro e per mettere su famiglia. Quindi non solo esportiamo cervelli ma anche pancioni. Non ce lo possiamo permettere più perché questo è un Paese che deve tornare a crescere, deve tornare ad investire sui giovani e soprattutto su quelli che vogliono realizzare i sogni. Non perdiamo questa occasione – ha concluso De palo - per fare squadra insieme in favore della Puglia e per provare a cambiare la storia".
Sono intervenuti anche l'assessore al Welfare Salvatore Ruggeri, il coordinatore uffici Dipartimento politiche per le famiglie Giuseppe Di Donato, il Presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, il primo firmatario della mozione istitutiva della Conferenza Nino Marmo, il Garante regionale dei diritti del minore Ludovico Abbaticchio, il Garante regionale dei diritti per le persone con disabilità Giuseppe Tulipani, il Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Puglia Anna Cammalleri. All’interno della Casa della Partecipazione è stata allestito spazio attrezzato, con babysitteraggio, per i bambini da tre a 11 anni.