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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Esposto in Procura sulla crisi della Cassa Prestanza del Comune, gli ex dipendenti: "Diritto a riavere ciò che ci spetta"

La richiesta è stata avanzata da alcuni ex dipendenti di Palazzo di Città. Melini: "Il tempo è ormai scaduto". Dalle opposizioni di centrodestra la richiesta di una nuova monotematica

E' stato presentato in Procura un esposto sulla vicenda della Cassa Prestanza del Comune di Bari: ad avanzarlo sono stati alcuni dipendenti di Palazzo di città in servizio e in pensione chiedendo "opportun  accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti" in merito alla questione. I possibili reati ipotizzati dai promotori dell'iniziativa sarebbero due: abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio. La vicenda riguarda 1300 ex dipendenti del Comune: dopo aver versato per decenni il 3% dei loro stipendi all'Ente, con l'intento di ricevere una buonuscita importante al momento della pensione, rischiano di non vedere questo bonus per via della difficile situazione in cui versa la Cassa, con numerose liquidazioni da erogare, aggravata da 3 anni di blocco dei contributi comunali e dallo stop del versamento della quota da novembre scorso.

Melini: "Il tempo è scaduto"

Una situazione estremamente critica stigmatizzata da Irma Melini, candidata sindaco indipendente, che questo pomeriggio in sala Giunta a Palazzo di Città,. ha presentato l'esposto: "Dopo tre anni di mie battaglie su Cassa Prestanza, dopo innumerevoli atti, rimasti sempre senza risposta, attraverso cui ho chiesto di avere gli estratti conti bancari, sempre negati, di avere risposte sul destino degli iscritti alla Cassa del Comune di Bari, ancora una volta sono vicina a loro ritenendo che il tempo sia scaduto, e che la giustizia ora debba essere fatta nelle aule dei tribunali" ha affermato la consigliera comunale aggiungendo di ritenere che oggi "l'istituzione  fallisca perchè i suoi dipendenti sono costretti a ricorrere alla Giustizia ordinaria e la colpa è di chi non ha voluto dare risposte"

Gli ex dipendenti: "Nessun atto per chiudere di fatto la Cassa"

A spiegare le modalità dell'esposto, sono stati alcuni dei loro promotori: "Per fugare ogni dubbio – spiega Lina De Virgilio, funzionario tecnico-contabile in pensione del Comune di Bari – voglio precisare che i dipendenti del Comune di Bari non sono soci di Cassa Prestanza, altrimenti avremmo potuto disporne, il Comune è l’unico socio, nonché fondatore di questo organismo interno comunale, come da atto costitutivo del 1924. Noi all’epoca abbiamo firmato un contratto unilaterale, con una iscrizione irrevocabile a Cassa Prestanza e per statuto abbiamo maturato il diritto di avere i nostri soldi. L’Amministrazione Decaro, la prima, da quando è stata istituita Cassa Prestanza, a bloccarla, oggi non può più tergiversare, deve avere il coraggio politico di assumersi le sue decisioni, con degli atti e non con gli slogan. L’11 dicembre scorso con delibera n.108 (esecutiva per avvenuta pubblicazione nei giorni stabiliti per legge e senza alcuna opposizione), il Consiglio Comunale - ha aggiunto De Virgilio - ha confermato che la Cassa deve continuare nelle sue attività. Avrebbero potuto anche decidere, con atti, per la chiusura, visto che è nelle esclusive competenze del Consiglio Comunale. Invece, ancora oggi, non solo non è stata data attuazione alla delibera consiliare ma non è stato nemmeno adottato alcun atto che appunto permetta la chiusura ufficiale della Cassa, previa ufficiale dichiarazione che spieghi come si è arrivati a tale conclusione e previa adozione di un piano economico-finanziario per garantire il maturato a tutti i dipendenti, diventati cessati. Ecco perché abbiamo deciso di depositare un esposto in Procura" ha concluso l'ex funzionario.

Il centrodestra presenta richiesta di Monotematica

In mattinata, sulla questione Cassa Prestanza, era stata presentata una richiesta di seduta Monotematica del Consiglio comunale, per "il perdurante immobilismo del sindaco Decaro". A proporla, i consiglieri Michele Caradonna (Fdi), Giuseppe Carrieri (Fi) e Michele Picaro (Lega): "Chiediamo - spiegano gli esponenti di centrodestra - le immediate dimissioni di Introna e la nomina di un commissario giudiziale che faccia finalmente conoscere i conti dell'ente e faccia luce sulle modalitá di gestione delle rilevantissime risorse economiche negli anni amministrate. Siamo di fronte all'ennesimo flop dell'amministrazione Decaro e all'ennesima dimostrazione di incapacitá gestionale del sindaco e della sua Giunta, che ancora una volta avranno conseguenze sui Cittadini e sui dipendenti, malgrado tale problematica sia stata sin dal 2016 evidenziata dal centrodestra e malgrado le inutili rassicurazioni ricevute dai varipPresidenti della Cassa nominati dal sindaco Decaro" concludono gli esponenti di centrodestra.

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